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Moto Gp, Iannone è quinto, vince Marquez

Captain America Marquez. E non solo per il casco a tema. L’iridato della Honda conquista ancora una volta il GP di Austin, allungando la sua striscia di imbattibilità sulle piste statunitensi: sei su sei per il ‘Marcziano’, che quando vede la bandiera a stelle e strisce sa solo vincere. Sulla pista texana, uno dei suoi possedimenti preferiti, lo spagnolo fornisce un’altra dimostrazione della sua superiorità: in una gara che alla vigilia poteva nascondere delle insidie, s’impone senza tentennamenti, precedendo Dovizioso e Rossi, che confermano il loro ottimo momento di forma. Il Texas, lo stato statunitense della stella, ha fatto brillare una volta di più quella di Marquez, che dopo la performance della pole del sabato ha annichilito la concorrenza, stritolandola alla distanza. Il vantaggio finale dello spagnolo,2″3 non è emblematico della superiorità manifestata: aveva anche superato i 4″!

VALE LEADER — Valentino, sempre leader del mondiale – con 1 punto su Dovizioso, 41 punti a 40 – ha provato a dettare l’inseguimento, ma ha dovuto cedere a due terzi di gara. Il 3° posto, su una pista ostica alla Yamaha è comunque il massimo che potesse ottenere e non pare un brutto viatico per il resto della stagione. Idem per la Ducati, che ha raddrizzato in gara un week end che non pareva esattamente cucito addosso alla GP15 – che, ricordiamo, è una moto nuovissima e può solo crescere – e ha confermato quanto di buono fatto vedere in Qatar, ma in condizioni molto differenti.

SLITTA IL VIA — Eliminata la variabile meteo – la pioggia temuta (e da qualcuno invocata) non si è vista, anzi caldo e sole pieno -, rimane quella delle gomme, molto sollecitate soprattutto all’anteriore. Marquez, Rossi e Crutchlow scelgono la più dura davanti, mentre Lorenzo e le Ducati la più morbida. Partenza ritardata per una chiazza d’acqua in pista alla curva 3, provocata dal gocciolamento del ponte sovrastante – ottima la cura della sicurezza, ma dopo i casi dei marshall e il cane in pista, davvero non un bel biglietto da visita per la macchina organizzativa texana -: le operazioni di asciugatura prendono oltre mezzora e si parte con circa 40’ di ritardo.

LA GARA — Lo scatto al via premia lo sprint della Ducati di Dovizioso, con Marquez e Rossi accodati, mentre Redding e Pol Espargaro si agganciano, compromettendo le loro gare. 5 giri e Marquez passa ‘Desmodovi’ e se ne va, lasciando le schermaglie a Rossi e Dovizioso, che lottano duramente, sfiorando pure il contatto – davvero vicinissime le ruote in una staccata all’8° giro -, e si scambiano le posizioni un paio di volte. Iannone raggiunge i primi tre, poi cede la quarta piazza a Lorenzo nel finale, che se la conquista con una splendida manovra ‘Por Fuera’, non sufficiente, però, a rendere esaltante la sua gara. 7° Crutchlow dopo un week end positivo, ottimo Petrucci, 10°, 8° Aleix Espargaro con la prima delle Suzuki. Bautista 15° con l’Aprilia. (gazzetta.it)

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