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18 febbraio 2004: una giornata indimenticabile con Giovanni Paolo II

Il recente pellegrinaggio “ad Petri sedem”, che tanti sacerdoti e fedeli delle diverse parrocchie dell’arcidiocesi di Chieti-Vasto, guidati da Mons. Bruno Forte, hanno fatto in occasione dell’Anno della Fede (una giornata vissuta accanto a Papa Francesco e ricca di tante emozioni interiori), mi ha riportato alla memoria – alla vigilia della Celebrazione del 50° dell’ITIS di Vasto – un altro pellegrinaggio, organizzato da tutta la Comunità Scolastica dell’ITIS “E. Mattei” il 18 febbraio 2004.

Quel mercoledì memorabile più di 900 persone, tra alunni, docenti, personale Ata, ai quali si aggiunsero anche alcuni genitori, furono ricevute in udienza da Papa Giovanni Paolo II nella Sala Nervi. L’idea partì, con l’adesione entusiasta del Preside prof. Fernando Fiore, dai docenti di religione, che fecero richiesta al Vescovo, Mons. Edoardo Menichelli, il quale si interessò subito perché l’iniziativa si concretizzasse.

Ben 18 pullman partirono, così, alla volta di Roma, quando ancora la città del Vasto era immersa nel sonno, con l’allegria che soprattutto i giovani sanno portare con sé e con la gioia di andare ad ascoltare l’insegnamento pastorale di uno dei personaggi più amati dalla gioventù d’oggi per il suo grande carisma umano e spirituale.

La Sala Nervi accolse la Comunità scolastica dell’ITIS nella sua imponente struttura, con la presenza già di molti gruppi, associazioni, parrocchie, semplici fedeli venuti dalle varie nazioni e continenti. Tutti si alzarono, esplodendo in un caloroso applauso, quando il Papa fece il suo ingresso. Poi si ricompose un religioso silenzio, per ascoltare la calda e intensa parola del Pontefice, incentrata sullo splendido inno di “benedizione” che apre la Lettera agli Efesini. Esso, disse il Papa, è come “una maestosa costruzione, destinata ad esaltare la meravigliosa opera di Dio, attuata per noi in Cristo” ed evidenzia come la signoria di Cristo si estenda sia al cosmo sia a quell’orizzonte più specifico che è la Chiesa.

Cristo, aggiunse il Papa, svolge una funzione di pienezza, così che in lui si riveli il Mistero nascosto nei secoli e tutta la realtà realizzi – nel suo ordine specifico e nel suo grado – il disegno concepito dal Padre fin dall’eternità.

Coinvolgente, al termine del discorso, fu l’intervento dei monsignori, che presentarono al Papa in diverse lingue i vari gruppi presenti all’udienza. Quando fu chiamato l’ITIS, esplose una ovazione indescrivibile con lo sventolio dei fazzoletti gialli, mentre si scandiva a gran voce il nome “Giovanni Paolo II”.

Quella giornata del 18 febbraio ha segnato la vita dell’ITIS, evidenziando una scuola impegnata a far crescere le nuove generazioni non solo sul piano intellettuale, ma anche e soprattutto sul piano umano e spirituale.

Luigi Medea

  • Il gruppo in Piazza S. Pietro 3
  • Il gruppo ITIS in Piazza S. Pietro - 2
  • Il gruppo ITIS in Piazza S. Pietro 1
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