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Civeta-Cupello Ambiente, è battaglia in tribunale

Inosservanza del bando di gara, violazione della convenzione stipulata il 14 dicembre 2015 sul quantitativo di rifiuti da smaltire nella discarica e mancato rispetto della clausola sociale per il passaggio del personale. Sono le principali contestazioni mosse alla Cupello Ambiente dal Civeta che nei mesi scorsi, prima che la terza vasca venisse sequestrata su disposizione della Procura – la stessa andata a fuoco la scorsa settimana per la quinta volta – ha avviato il procedimento di risoluzione e revoca della concessione sulla scorta di una serie di inadempienze contrattuali.

Il privato, per tutta risposta, ha aperto un contenzioso chiedendo al Civeta un risarcimento danni di oltre 2 milioni di euro. L’incarico per la risoluzione del contratto è stato conferito all’avvocato Maurizio Sante Minichilli di Manoppello l’11 marzo 2019 dall’ex commissario straordinario Franco Gerardini, coinvolto nell’inchiesta giudiziaria insieme al direttore del Polo impiantistico, Luigi Sammartino, al legale rappresentante della Cupello Ambiente, Michele Silvestri e al tecnico Silvio Pelucchi.

Gli addebiti formalizzati riguardano la concessione dei servizi di progettazione, realizzazione e gestione della discarica di servizio della durata di quindici anni, un periodo durante il quale la Cupello Ambiente avrebbe dovuto garantire  il conferimento dei rifiuti prodotti dagli impianti del concedente (cioè il Consorzio) per un quantitativo di 30.866 tonnellate l’anno, alla tariffa unitaria stabilita nell’offerta di gara e nel piano economico-finanziario.

Ma veniamo alle contestazioni.  Secondo il legale incaricato dal Civeta,  la Cupello Ambiente – società che fa capo all’imprenditore pugliese Rocco Bonassisa – non avrebbe rispettato il disciplinare di gara e il capitolato per quanto riguarda i conferimenti extraconsortili autorizzati dalla Regione Abruzzo con nota del 22 luglio 2016. In particolare viene ravvisata la violazione dell’articolo 2 della convenzione stipulata il 14 dicembre 2015, avendo il Civeta riscontrato  “che alla data del 28 febbraio 2019 sono stati smaltiti nella discarica della Cupello Ambiente 95.294 tonnellate di rifiuti extra-consortili, rispetto alla soglia massima di conferibilità  pari a 59.417 tonnellate, per un superamento di 35.877 tonnellate. Sulla base di tali risultanze è di tutta evidenza che la gestione degli smaltimenti da parte della Cupello Ambiente viola i limiti consentiti, riducendo di conseguenza le capacità di ricezione da parte dello stesso Consorzio, determinando l’esaurimento della capienza in un periodo inferiore ad 8 anni, considerando che a distanza di 31 mesi dalla sua entrata in esercizio risultano già conferiti 196.433 tonnellate, di cui 95.294 tonnellate extra-consortili e 101.138 tonnellate di rifiuti del Civeta, per una percentuale del 42%”.

Anna Bontempo (Il Centro)

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