Un anno e sei mesi di reclusione e la remissione in libertà. E’ la sentenza emessa dal giudice del tribunale di Vasto, Italo Radoccia (foto), per R.B., 51 anni, l’imprenditore edile di Vasto fermato dai carabinieri il 17 ottobre 2018 con 105 grammi di cocaina nascosta nella sua auto accanto ad una rudimentale bomba carta confezionata con raudi.
L’imputato è stato giudicato con il rito abbreviato. Il pm aveva chiesto per lui la condanna a 4 anni di reclusione. L’avvocato Massimiliano Baccalà, è riuscito ad evitare la severa condanna convincendo il giudice Radoccia che il suo cliente non era uno spacciatore.
“La droga che i carabinieri hanno trovato nella sua auto era per uso personale”, ha ripetuto Baccalà. Importante è stato il fatto che il cinquantunenne al momento della perquisizione non fosse stato trovato in possesso di bilancini o attrezzi per il confezionamento delle dosi. R.B., che ha trascorso 6 mesi agli arresti domiciliari, al termine del processo è tornato in libertà. Il cinquantunenne incappò in un servizio straordinario di controllo del territorio.
I carabinieri del Nor, nucleo operativo e radiomobile di Vasto, in servizio sulla circonvallazione Istoniense lo fermarono perché guidava a forte velocità. L’automobilista non aveva con sé il documento di guida ed era visibilmente agitato. Insospettiti i militari decisero di perquisire l’auto. Il controllo portò i carabinieri al rinvenimento di 105 grammi di cocaina (valore 8mila euro) e di una bomba carta costruita artigianalmente con alcuni raudi.
La difesa ha dimostrato al giudice che R.B. non aveva in progetto nè attività di spaccio nè intendeva usare i raudi per offendere.
Paola Calvano (il centro)
