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Tari, rischio aumenti. M5S: “Tassa rifiuti, più cara già dal 2017”

 “I dati relativi al bilancio di previsione 2019 ci dicono che i costi della gestione rifiuti, e quindi della Tari, aumenteranno di 100mila euro”. A sostenerlo è il gruppo consiliare del Movimento 5 stelle, secondo il quale i rincari sulla tassa a carico dei cittadini ci sarebbero stati comunque, anche se non fosse stata posta sotto sequestro la terza vasca del Civeta.

“Le premesse per il 2019 avrebbero dovuto essere buone perché la privatizzazione della Pulchra prevedeva, come diretta e tassativa conseguenza della vendita delle azioni del Comune, una riduzione del canone di 300mila euro”, sostengono Dina Carinci e Marco Gallo, “i costi complessivi della Tari avrebbero quindi dovuto essere ridotti, e con essi la tassazione a carico dei cittadini. I dati relativi al bilancio di previsione 2019 ci dicono invece che i costi della gestione rifiuti, e quindi della Tari,  aumenteranno di 100mila euro.  Sembra si siano persi per strada 400mila euro, ed ora ci aspettiamo che il Sindaco ci dica che fine hanno fatto”.

La nuova polemica sui costi prende spunto dalle ultime vicende. In seguito al sequestro della discarica gestita dalla Cupello Ambiente, il Civeta ha annunciato ai comuni consorziati che ci sarà un aumento del 20% delle tariffe per lo smaltimento dei rifiuti organici ed indifferenziati, come diretta conseguenza dei maggiori costi che il Consorzio pubblico deve ora sostenere per conferire il pattume nei due impianti individuati: Cerratina di Lanciano per il materiale indifferenziato e la Cogesa di Sulmona per l’organico.

“Nell’annunciare la ferma opposizione del Comune a questa ingiustificata richiesta del Civeta, il Sindaco non ha mancato, come sua abitudine, di autocompiacersi del fatto che, in occasione dell’aumento tariffario concesso al Civeta nel 2018, Vasto sia stato uno dei pochi Comuni a non aumentare la Tari”, chiosano i due consiglieri pentastellati, “il primo cittadino,  però, dimentica di dire  che il carico della tassa a Vasto era stato aumentato già nel 2017, senza alcuna plausibile giustificazione, non essendo aumentati i costi della gestione rifiuti rispetto al 2016, come il M5S fece rilevare in consiglio Comunale durante l’approvazione del bilancio preventivo 2017 e con successivi comunicati stampa.  Quindi l’aumento non c’è stato nel 2018 perché c’era già stato, del tutto ingiustificato, nel 2017. Le bugie del Sindaco hanno le gambe corte”.     

Anna Bontempo (Il Centro)

 

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