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Cotir, il giudice del lavoro boccia la Regione

Segna un altro punto a favore dei lavoratori la vertenza Cotir tornata in questi giorni davanti al giudice del lavoro del Tribunale di Vasto. Il magistrato ha rigettato il ricorso presentato dalla Regione contro le richieste dei ricercatori. L’udienza è stata quindi aggiornata al 29 settembre 2019.

Sono soddisfatto e fiducioso che quel giorno i lavoratori potranno soddisfatte le loro legittime aspettative“, è stato il commento del legale che rappresenta i lavoratori, l’avvocato Carmine Di Risio.

La Regione, nonostante la sentenza pronunciata dal tribunale di Vasto un anno fa che imponeva all’ente il riconoscimento a 14 dipendenti assunti dopo un concorso, lo status di dipendenti pubblici, non ha fatto nulla. Al contrario ha presentato un ricorso che ora è stato rigettato.

A settembre l’avvocato Carmine Di Risio ricorderà ai giudici l’odissea i dei lavoratori che hanno intentato la causa di lavoro dopo aver lottato a lungo contro la chiusura del centro ricerche e ora chiedono che non venga più procrastinato il riconoscimento giuridico della qualifica di “dipendenti pubblici”.

Contestualmente i lavoratori chiedono che vengano versati gli arretrati.
Il braccio di ferro dura ormai da molto tempo. La delibera di Giunta numero 481 del 5 luglio 2018 stanziava 800 mila euro a favore del Crua (ex Crab) ma escludeva completamente il centro di ricerca vastese, diversamente da quanto approvato in Consiglio Regionale che ha disposto 90mila euro per i dipendenti del Cotir. Quella delibera chiude ai lavoratori del Cotir ogni possibilità di percepire ( anche solo in parte) gli stipendi arretrati dopo anni di totale abbandono. Non solo.

Lo scorso autunno la Provincia ha deciso di costituirsi contro i dipendenti del Cotir che hanno legittimamente impugnato quella delibera davanti al TAR, chiedendone l’annullamento.

I quattordici tecnici, che rappresento davanti al giudice del lavoro ”, ricorda l’avvocato Di Risio “grazie alla sentenza del febbraio 2018 devono ottenere la ricollocazione in un ente pubblico. Anche gli altri 13 dipendenti hanno maturato dei diritti che vanno rispettati”.

La città è schierata con i lavoratori che da anni vivono un disagio e una vicenda assurda. In occasione dei finanziamenti precedenti in favore dei Centri di ricerca abruzzesi, il Cotir era sempre stato considerato dalla Regione.

La Provincia pur essendo da anni socia del Cotir, ultimamente pare non abbia versato le proprie quote mentre i dipendenti hanno vinto la causa per il riconoscimento del loro rapporto di lavoro pubblico.

Dopo sei anni di promesse e attese gli ex lavoratori sperano che a settembre la vicenda possa arrivare finalmente al capolinea. Quel che è certo non hanno intenzione di arrendersi.

Paola Calvano (Il Centro)

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