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Dal 1° marzo stop al conferimento dei rifiuti di Cupello da parte del Civeta

Dal prossimo 1° Marzo il servizio di raccolta e spazzamento rifiuti nel comprensorio del comune di Cupello non sarà più effettuato dal consorzio Civeta ma dalla ditta SAPI di Vasto.

Questa è la risultante del bando di gara emanato dal comune di Cupello lo scorso Novembre 2017.

Il consorzio CIVETA procederà alla raccolta ed allo spazzamento sino al 28 Febbraio così come previsto da una specifica delibera di proroga della Giunta Comunale.

Una garanzia c’è nel bando rispetto al “…mantenimento dei livelli occupazionali” ma sarà certa l’applicazione di un diverso CCNL ai lavoratori così come possibile sarà una diversa articolazione dell’orario di lavoro.

La durata del contratto con la SAPI è di anni 2.

Così come era stato da Noi denunciato nella pubblica iniziativa che tenemmo a Settembre 2017 alla presenza del commissario pro – tempore Franco Gerardini anche il comune di Cupello si è allineato a Vasto, San Salvo e Monteodorisio (tutti comuni soci fondatori del consorzio intercomunale nato per valorizzare la raccolta differenziata dei rifiuti del comprensorio vastese) affidando a ditte esterne il servizio di raccolta e spazzamento senza avere alcuna certezza che carta, vetro e plastica oltre che all’organico vadano poi conferiti all’impianto Civeta.

L’unica certezza è che solo l’indifferenziato destinato alla discarica verrà conferito contribuendo così al palese snaturamento dell’impianto ormai diventata mera discarica.

Due considerazioni a margine della vicenda:

  • anche Cupello ha contribuito in concreto a snaturare la “mission originale” dell’impianto Civeta così come fatto da altri comuni soci fondatori in precedenza. La cosa è più grave perché è sede fisica e legale è a Cupello che ne ha tratto benefici notevoli sia in termini di royalties che di posti di lavoro. Adesso potrà essere ancora così o pagheremo dazio in futuro?
  • L’attuale amministrazione comunale annullò le risultanti dell’aggiudicazione della gara bandita sul finire della legislatura dalla precedente amministrazione guidata da Angelo Pollutri. Le condivisibili ragioni che sostenne allora il Sindaco Marcovecchio furono essenzialmente legate al lungo periodo d’impegno previsti in favore del privato (7 anni) e l’incertezza che c’era sul mantenimento dei livelli occupazionali e la probabile perdita di royalties e posti di lavoro che ne potevano derivare.

Tutto questo perché volevano mantenere il rapporto privilegiato che c’era con il CIVETA.

Alla luce delle decisioni attuali la contraddizione è evidente così com’è chiara la volontà politica di uniformarsi alle decisioni assunte da altre amministrazioni comunali del territorio.

Noi non l’avremmo fatto al loro posto ma saremmo stati vigili affinchè il consorzio CIVETA mantenesse la propria “mission” d’impianto di compostaggio e riciclaggio così come avremmo rafforzato i legami associativi piuttosto che affievolirli.

Camillo D’Amico

 

 

 

 

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