Figura anche il pioppo nero di Vasto Marina nell’elenco degli alberi monumentali (e quindi degni di particolare tutela e salvaguardia), insieme al pino domestico di via Tre Segni e uno splendido esemplare di olivo in via Maddalena. Le piante sono state inserite nell’elenco approvato dalla Regione, sulla scorta di alcuni criteri di pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale individuati dall’ex Corpo Forestale dello Stato. La giunta comunale ne ha preso atto e ha fornito, con una delibera, un atto di indirizzo al dirigente della sezione urbanistica per tutti gli adempimenti tecnico-gestionali. Sono tanti i cittadini che si augurano iniziative finalizzate alla tutela e alla valorizzazione di questi monumenti arborei, spesso minacciati da interventi a dir poco discutibili.
Gli alberi inseriti nell’elenco sono particolarmente cari ai vastesi che nel corso degli anni hanno dovuto però assistere a interventi di potatura invasivi e dannosi. Risale ad un anno fa la polemica sul taglio del pioppo nero di piazza Rodi alla Marina che suscitò le proteste delle guardie volontarie del Wwf. Gli ambientalisti denunciarono la potatura del monumentale albero definendola senza mezzi termini “uno scempio” e chiedendo l’individuazione del responsabile di un intervento ritenuto invasivo e deturpante che ha compromesso l’estetica del pioppo, vero e proprio simbolo della Marina. L’episodio diede anche lo spunto per sollecitare il varo di un regolamento del verde, quanto mai indispensabile per una città come Vasto che negli ultimi quindici anni ha conosciuto una massiccia espansione urbanistica a discapito del verde. Il documento è stato presentato nel 2008 da Stefano Taglioli, guardia ecologica del Wwf, Luigi Cinquina, botanico e Marisa Ulisse, all’epoca consigliera comunale del Pd. Sono passati nove anni e continua a restare in qualche cassetto del Municipio.
Anna Bontempo (Il Centro)
