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Rilancio delle zone interne, “Ridateci i servizi”

Lo spopolamento, la battaglia quotidiana per i servizi primari, le difficoltà legate alla distanza dai centri più grandi, ma anche l’orgoglio per la “qualità della vita” e per il proprio territorio. Ha ruotato su questo ed altro l’incontro organizzato in piazza San Pietro con Marco Mancini, sindaco di Lentella, Nicholas Tomeo, ricercatore dell’Università degli studi del Molise e Antonino Dolce, giornalista.

Per Tomeo è stata l’occasione per parlare del libro “Vocabolario delle aree interne”, pubblicato da Radici edizioni, un lavoro frutto della collaborazione di oltre 60 persone con la prefazione del professor Rossano Pazzagli, docente di storia del territorio alla Università del Molise.

Come si vive in un paese di poche centinaia di abitanti e la lotta quotidiana per mantenere i servizi primari, come la sanità e la scuola: lo sa bene il sindaco di Lentella, piccolo comune di circa 650 residenti, che al pubblico radunato in piazza San Pietro ha raccontato l’odissea vissuta in prima persona per assicurare ai suoi concittadini, soprattutto quelli più anziani e fragili, il medico di base.

Quello dei servizi sanitari è una delle note dolenti per le aree interne che devono fare i conti con tantissime problematiche, a cui fa da contraltare una “qualità della vita” che non si riscontra nelle grandi città. Mancini ha anche rimarcato che la politica, finora, si è occupata dello spopolamento delle aree interne con interventi “spot”.

Tomeo ha invitato a ripensare anche al significato delle parole, rimettendo in discussione alcune narrazioni dei piccoli comuni e delle aree periferiche, troppe volte funzionali alla costruzione di brand che svuotano di senso le specificità e la cultura dei territori, mentre viene progressivamente meno il diritto a vivere e abitare “che può essere garantito e riconosciuto solo attraverso l’estensione dell’accesso ai servizi essenziali costituzionalmente garantiti”.

Da qui le cento parole, dalla A di abbandono alla W di Welfare, di cui si parla nel suo libro “Vocabolario delle aree interne”, dove il lettore viene invitato a “riconquistare il significato positivo dell’abitare i paesi”.

Anna Bontempo (Il Centro)

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