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A Palazzo Madama Gianluca Castaldi tuona contro D’Alfonso: “Questa è dittatura”

senato_Castaldi_1Le polemiche nate dopo le prime votazioni all’interno dell’Emiciclo relative agli incarichi per la composizione dell’Ufficio di presidenza sembrano aver sortito gli effetti sperati. L’esclusione del Movimento 5 Stelle era stata accolta con l’uscita dall’Aula dei grillini e una serie di proteste che sembrano aver smosso il nuovo governo regionale. Non ultima quella del senatore vastese Gianluca Castaldi che in un intervento durissimo a Palazzo Madama il primo luglio aveva detto “Avevamo un groviglio di liste tra centrodestra e centrosinistra, liste civetta quindi qualcuno che probabilmente voleva votare centrodestra ha sbagliato crocettando il centrosinistra. Ma volevo rassicurarli – ha aggiunto il portavoce del M5S – che il voto è andato comunque a buon fine: i cittadini abruzzesi che si sono espressi quasi al 30% per il Movimento 5 Stelle alle europee e quasi al 22% alle regionali non hanno una rappresentanza nell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale. Questa è dittatura – ha tuonato Castaldi – C’è attualmente da nominare l’organo di Vigilanza: il presidente D’Alfonso abbia il coraggio di dare l’Organo di Vigilanza ai cittadini del Movimento 5 Stelle”.

Parole di fuoco, dunque, che insieme ad altre rimostranze hanno spinto il PD a depositare, ieri mattina, la proposta di modifica del regolamento per consentire di ampliare la composizione dell’Ufficio di Presidenza, come annunciato dal consigliere regionale Camillo D’Alessandro in occasione della prima seduta. «Già dalla prossima settimana – annuncia il Capogruppo del PD, Sandro Mariani – la Giunta per il regolamento potrà varate la modifica ed al prossimo Consiglio, o a quello successivo, e procedere alla votazione dell’ulteriore componente all’Ufficio di Presidenza di spettanza al M5S. Noi siamo quelli che le cose che diciamo le facciamo». «Ciò dimostra – riprende il consigliere regionale Camillo D’Alessandro – che nessuno ha mai escluso nessuno, anzi, abbiamo rifiutato ogni forma di inciucio, lasciando libertà di voto ai Consiglieri regionali. Preso atto dell’esito della composizione dell’Ufficio di Presidenza – conclude D’Alessandro – ci siamo fatti carico di modificare il regolamento che era stato immaginato per un sistema bipolare. Ora mi auguro che tutti si mettano a lavorare».

«La modifica regolamentare per l’elezione di un ulteriore componente di minoranza dell’Ufficio di Presidenza è collegata alla contestuale modifica statutaria con i conseguenti tempi tecnici». Ha affermato più tardi il gruppo consiliare del PD: «Prevediamo un percorso parallelo con tempi diversi di approvazione: la modifica regolamentare necessitata, per la sua discussione ed approvazione, della propedeutica modifica statutaria, ovvero necessita della doppia votazione in Aula. Per questo, già oggi abbiamo depositato anche la modifica statutaria – conclude il PD – per accelerare il più possibile il percorso».

Sotto le mentite spoglie di un incarico all’Ufficio di presidenza, ovvero quello del terzo consigliere segretario che costerà e non poco alla collettività abruzzese, potrebbe, però, celarsi la volontà di escludere i grillini dall’Organo di Vigilanza.

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