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Condotte violente a persecutorie, stalker ai domiciliari

violenzaPersonale del Commissariato di Pubblica sicurezza di Vasto, sotto la direzione del dirigente, il dottor Cesare Ciammaichella, ha posto agli arresti domiciliari G.A., di anni 38, in esecuzione dell’ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal Tribunale di Vasto.
Il provvedimento è stato emesso in seguito a reiterate condotte violente e persecutorie che si sono protratte nel tempo nei confronti dell’ex moglie.
Come ricostruito dagli agenti, la coppia si era separata a causa del comportamento violento di lui che, per ogni futile motivo, finiva per picchiare la donna. La situazione non era cambiata neanche dopo la nascita dei loro due figli. L’uomo aveva continuato con i maltrattamenti, molte volte avvenuti anche in presenza dei figli, che la donna aveva taciuto per paura di ritorsioni.
Era infatti capitato che in alcuni episodi, per le ferite riportate, si erano rese necessarie le cure ospedaliere alle quali però lei non aveva fatto ricorso perché minacciata di morte dal marito. La maggior parte dei litigi avvenivano quando l’uomo rientrava in casa ubriaco e drogato e puntualmente picchiava la moglie e la costringeva a non parlare neanche con i genitori. La situazione era diventata talmente insostenibile che alla fine la donna aveva deciso di separarsi convinta di chiudere questa dolorosa parentesi della sua vita. Dallo scorso ottobre infatti i due erano legalmente separati, ma questo non aveva risolto i problemi. L’uomo non aveva accettato la nuova situazione, aveva continuato a tempestarla in ogni modo trasformando la vita della giovane in un vero e proprio incubo.
Le aggressioni denunciate dalla vittima sono state ampiamente documentate e riscontrate dalla Polizia intervenuta in varie occasioni. La condotta delittuosa  aveva assunto contorni inquietanti e allarmanti tali da incidere profondamente sulla psiche della vittima costringendola a cambiare il proprio modus vivendi. Faceva in modo di incontrarla per poi insultarla pesantemente, la tormentava con “visite a sorpresa”, pedinamenti, telefonate minacciose e perfino scritte ingiuriose sui muri della scuola frequentata dai loro figli e sui cartelli stradali in prossimità dell’abitazione di lei.
Per gli innumerevoli gravi episodi successivamente denunciati dalla donna e ampiamente documentate e riscontrate dalla Polizia intervenuta in varie occasioni, lo scorso dicembre il Questore di Chieti aveva emesso un provvedimento di ammonimento affinché l’uomo adottasse una condotta conforme alla legge, astenendosi dal reiterare qualunque comportamento persecutorio nei confronti dell’ex coniuge. Ciò nonostante A.G. aveva continuato a perseguitare la vittima generando in lei uno stato d’ansia tale da far temere non solo per la propria incolumità, ma anche per quella dei suoi cari.
L’ultimo episodio si è verificato il mese scorso quando la donna dopo una serata passata in compagnia di un amico di famiglia, aveva ritrovato la propria autovettura con le gomme bucate e danneggiata da scritte ingiuriose incise probabilmente con un oggetto metallico.
L’amico, nel frattempo, mentre transitava con la sua autovettura veniva bloccato da una macchina che proveniva a fari spenti nel senso opposto alla sua direzione.
Dalla vettura erano scesi due giovani, uno era l’ex marito della vittima. Costringendo il malcapitato a fermarsi e l’avevano colpito con calci e pugni e poi si erano dileguati. La sua unica colpa era stata quella di essere stato in compagnia di quella donna. Per le ferite e le contusioni riportate ha avuto una prognosi di 5 giorni.
Il decreto di ammonimento non ha quindi fermato lo stalker che ha continuato anche nei giorni successivi all’ultimo episodio menzionato a tenere una condotta persecutoria nei confronti della vittima. Successivamente personale del Commissariato di Vasto, coordinato dal Dr. Ciammaichella, dopo varie indagini e a seguito delle denunce dell’ex moglie, hanno aperto un indagine, ricostruendo l’intera vicenda. A supporto di quanto riscontrato, la Squadra Anticrimine ha individuato un apparato privato di videosorveglianza che aveva immortalato le fasi dell’aggressione all’amico della donna, inchiodando chiaramente gli autori del fatto. G.A. dovrà quindi rispondere del grave reato di minacce aggravate continuate, lesioni personali e danneggiamento. L’uomo vanta a proprio carico numerosi precedenti di Polizia per lesioni personali, danneggiamento seguito da incendio, minacce aggravate, spaccio di stupefacenti, porto abusivo di armi e rissa. Già quand’era minorenne è stato più volte destinatario di provvedimenti di divieto di assistere a manifestazioni sportive, per comportamenti non idonei.
In relazione alla gravità dei reati contestati all’indagato e in considerazione dell’indole particolarmente violenta del soggetto, il Giudice ha deciso di sottoporlo alla misura cautelare degli arresti domiciliari, imponendo all’indagato il divieto assoluto di incontri e di contatti telefonici con soggetti diversi dai familiari conviventi.
Il giovane che ha partecipato all’aggressione, identificato per T.G. di anni 24 avrà l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria e l’obbligo di non allontanarsi dal luogo di dimora senza autorizzazione.
Oltre alle circostanze che hanno caratterizzato questa triste vicenda, il Commissariato ha giustamente ritenuto di omettere qualsiasi indicazione che possa consentire, anche solo indirettamente, di risalire alla vittima e ai minori, invitando gli organi di stampa a fare altrettanto.

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