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Regionali, politica in fermento

emiciclo_1La politica si muove in vista delle regionali che secondo le speranze di Gianni Chiodi dovrebbero tenersi in novembre. Infatti, il Governatore sta spingendo verso tale scelta anche contro le posizioni di alcuni suoi compagni di maggioranza e alcuni esponenti dell’opposizione per sparigliare le carte in tavola, dal momento che molti danno per certo un accordo trasversale per far slittare la data in primavera.

L’unica cosa certa è che rivedremo in competizione elettorale molti dei volti noti della politica regionale nonostante il varo della nuova legge elettorale che ha tagliato le gambe a più di uno, salvo ripensamenti estivi.

E sic stantibus rebus la cosa non è certo idilliaca per il vastese che potrebbe rischiare di rimanere senza rappresentanti all’Emiciclo. Certo molto dipenderebbe dalla coalizione vincente e dallo smarcamento di alcune presenze ingombranti nella stessa zona elettorale.

Pressoché certe sono le candidature di Antonio Prospero (vedremo se col PdL o con Rialzati Abruzzo) e Nicola Argirò (lui sì tra i forzisti), entrati l’ultima volta in Consiglio entrambi per il rotto della cuffia. Certo è che il lavoro svolto in qualità di presidenti di Commissioni importanti come quella dell’Agricoltura e quella del Lavoro potrebbe dare loro dei vantaggi; resta fumosa, invece, la posizione di Giuseppe Tagliente da tempo in rotta di collisione con gli azzurri abruzzesi e ultimamente alla ricerca di quella reincarnazione partitica dell’identità di destra finita troppo spesso nel dimenticatoio. Per lui in calo le possibilità di candidatura e, soprattutto, di accesso all’Emiciclo.

Non dovrebbe avanzare la propria candidatura, nelle liste di Fratelli d’Italia, neanche il consigliere provinciale Etelwardo Sigismondi

Discorso diverso per Antonio Menna che ha deciso di portare avanti, almeno fino ad ora, la resistenza della vela crociata e, nonostante i colloqui frequenti con Luciano D’Alfonso, dovrebbe competere ancora una volta sotto le insegne dell’UdC; ma se i risultati elettorali si allineassero a quelli delle politiche le chances di successo sarebbero davvero minime.

Per Paolo Palomba, eletto nelle fila dell’IdV, il passaggio al Centro Democratico con cui dovrebbe correre non è sembrato altrettanto fruttuoso. Bocciato sonoramente alle politiche il CD rischia la debacle anche alle regionali.

Altra possibile candidatura potrebbe finire in capo ad Anna Suriani, dopo che le primarie di Sel per le parlamentari  le avevano consegnato il maggior numero di preferenze in regione

Salterebbe invece, la composizione di una lista del PSI con buona pace per il buon Luciano Peluso che doveva essere il terminale dell’azione socialista e che, alla luce della nuova legge elettorale, avrebbe ben poche probabilità di occupare uno scranno in Consiglio regionale.

Infine il Partito Democratico, dove sembra si giocheranno le lotte più cruente. Nel solo vastese molti sono i papabili o, per lo meno, quelli che vorrebbero una candidatura forte e tutto quel che è successo in questi mesi nel centrosinistra di tutto il vastese è stato anche frutto di quel che dovrà accadere nelle prossime settimane. Dicevamo Vasto, con Vincenzo Sputore e il renziano Domenico Molino, mentre un passo indietro dovrebbe fare Giuseppe Forte che ambirebbe alla candidatura sindacale; ma anche San Salvo, con Agostino Monteferrante, e Cupello con un Angelo Pollutri mai domo e ormai prossimo alal fine del suo secondo mandato da sindaco.

Intanto Molino incassa la nomina, da parte della direzione abruzzese del Pd, a nuovo responsabile regionale del settore “Enti Locali”, veste nella quale, giovedì prossimo 18 luglio, prenderà parte ad un incontro a Roma con l’on. Luca Lotti, responsabile nazionale degli Enti Locali del Pd, per un confronto con tutti i referenti d’Italia di questa specifica diramazione.

Nel Pd, però, terranno banco anche le primarie per la candidatura a governatore, un passaggio che Luciano D’Alfonso spera di saltare presentandosi al tavolo del confronto con Giovanni Legnini e Silvio Paolucci forte delle liste, qualcuno dice addirittura sei (ma in campagna elettorale è lecito anche esagerare, sempre che lo si stia facendo) tra cui una della sinistra estrema, già approntate.

Siamo certi che altri nomi verranno a galla e altre candidature matureranno nelle prossime settimane che potrebbero anche avere ripercussioni sull’assetto delle varie Amministrazioni comunali di tutto il vastese.

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