Banner Top
Banner Top

Sui social invita a violare la legge, consigliere comunale di Monteodorisio a processo

Vilipendio alle Forze armate dello Stato e istigazione alla disobbedienza. Sono questi i reati di cui è chiamato a rispondere il consigliere comunale di Monteodorisio, Stefano Moretti. Il fatto risale a due anni fa durante il periodo di limitazioni imposte dal Covid. A parere del procuratore Giampiero Di Florio che ha condotto le indagini, Moretti “il 28 marzo 2021 in diretta streaming su Facebook pubblicamente vilipendeva le Forze armate. In particolare durante la trasmissione che raggiungeva una platea indeterminata di persone offendeva pubblicamente l’Arma dei carabinieri utilizzando nei loro confronti gravi espressioni”.
La frase che ha messo nei guai Moretti è stata “in barba alla Costituzione italiana ecco qui le forze fasciste di questo paese . Vi dovete vergognare , ve lo dico da consigliere comunale“.
Per la procura si è trattato di assoluta mancanza di rispetto nelle Istituzioni e nei carabinieri i quali quel giorno stavano cercando di evitare assembramenti a Vasto Marina per evitare la diffusione dei contagi Covid.
Moretti – aggiunge il procuratore Di Florio – istigava reiteratamente le persone a disobbedire alle leggi e precisamente al decreto che disponeva le misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid che imponeva il divieto di assembramenti“.
Durante la diretta l’accusato avrebbe incitato i cittadini a non ottemperare all’invito dei carabinieri dicendo “non andate via, i Dpcm sono anticostituzionali”.
L’indagato, assistito dall’avvocato Giuseppe La Rana, ha tempo 20 giorni per presentare eventuali memorie, produrre documenti, chiedere al pm nuovi atti di indagine chiedere di essere interrogato.
Moretti  ha dichiarato al quotidiano d’Abruzzo Il Centro: “Sono orgoglioso di avere lottato per la libertà. Forse sono stato un po’ eccessivo dando dei fascisti alle forze dell’ordine, ma non ho istigato nessuno a commettere reati. Non credo che restare a Vasto marina a passeggio sia un reato”.
Paola Calvano
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli

Related posts

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.