E’ trascorso poco più di un mese dalla conferenza stampa in cui la Sasi rassicurava la popolazione sull’erogazione h24 dell’acqua. Purtroppo però non è così. Dal 9 giugno ogni giorno arrivano notizie e comunicazioni in cui si annunciano chiusure e razionamenti per evitare disservizi.
“Ormai quasi ogni giorno ci sono riparazioni urgenti “, protestano esasperati i residenti di Pagliarelli. Ma non vanno meglio le cose nei quartieri più alti del centro storico.
A San Salvo nei giorni scorsi interi quartieri sono rimasti senza acqua e il sindaco Tiziana Magnacca è stata costretta a far ricorso alle autobotti.
“Non è tollerabile”, ha scritto nella lettera indirizzata al presidente della Sasi,Gianfranco Basterebbe “che si continui a non avere acqua nelle nostre case. Stanno venendo meno le condizioni minime igienico-sanitarie”.
Disservizio che la Magnacca ha lamentato anche nella lettera inviata sabato al presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.
Per il consigliere comunale di Vasto Edmondo Laudazi non è più tempo di fare promesse e di illudere la popolazione. “Le tariffe sono salite alle stelle mentre il servizio è peggiorato. Ora nell’ultimo anno la Sasi sta cercando di porre rimedio, ma occorre molto tempo e molti investimenti per risolvere il problema definitivamente. Con l’acqua della diga di Chiauci, se potabilizzata e collegata al serbatoio del Villaggio Siv e a Sant’Antonio Abate, si potrà tamponare il disagio. Solo un nuovo collettore tuttavia da Casoli a Monteodorisio potrà consentire di porre rimedio definitivamente alla questione. Occorrono almeno altri due anni e un’attenta vigilanza sui tempi”.
Paola Calvano