L’Eco-sportello continua ad essere ospitato nei locali del Palazzetto dello sport di via Conti Ricci, ma non esiste alcun contratto di locazione tra la Pulchra e la società sportiva che da dodici anni ha in concessione la struttura. La querelle, esplosa nelle scorse settimane, è approdata in Commissione di vigilanza permanente. L’organismo consiliare, convocato dal presidente Vincenzo Suriani, ha disposto all’unanimità l’audizione del dirigente del settore finanze e patrimonio, Vincenzo Toma e aggiornato la seduta che dovrebbe riunirsi di nuovo fra qualche settimana.
“Sono soddisfatto della generale condivisione dei contenuti”, commenta Suriani, “ritengo che la Commissione di vigilanza sia un importante strumento di trasparenza e di snellimento amministrativo, che debba e possa essere utilizzato per approfondire questioni importanti nell’interesse della cittadinanza”.
Nello specifico la recente riunione dell’organismo consiliare ha affrontato la questione relativa all’utilizzo dei locali del PalaBcc, la cui discussione è stata richiesta da Marco Gallo, esponente del Movimento 5 stelle. Nelle scorse settimane l’argomento è stato al centro di interrogazioni e di mozioni.
Su questa vicenda era intervenuto anche l’assessore al patrimonio, Luigi Marcello che, rispondendo in aula ad una interrogazione delle minoranze, aveva chiarito che “in Comune non è stato trovato nessun contratto di locazione tra la Pulchra ed il gestore del Palazzetto dello sport”, aggiungendo di avere inviato una lettera al presidente della società sportiva per avere ragguagli in merito.
Sugli ulteriori passaggi riferirà il dirigente Toma, la cui audizione è finalizzata anche a informare i componenti della Commissione di vigilanza in merito ai ritardi negli accessi agli atti e la situazione inerente la sezione “amministrazione trasparente “del sito istituzionale del Comune.
Ma è soprattutto sull’utilizzo dei locali del PalaBcc che sono accesi i riflettori. La struttura sportiva è stata data in affidamento nel 2008 alla società Vasto Basket, alle condizioni previste nel regolamento approvato un anno prima dal consiglio comunale che vieta “l’uso in sub-assegnazione, anche parziale o gratuito, dell’impianto a terzi” .
Anna Bontempo (Il Centro)