“E’ la fine di un incubo”. L’ex assessore Marco Marra commenta così la sentenza del Tribunale di Vasto che ha assolto “perché il fatto non sussiste”, l’ex sindaco Luciano Lapenna e la ex giunta rinviati a giudizio per abuso in atti d’ufficio e per la violazione delle norme ambientali. Il pubblico ministero, Michele Pecoraro aveva chiesto nove mesi di reclusione per gli amministratori, mentre il Comune si era costituito parte civile con l’avvocato Nicolino Zaccaria. E’ la seconda assoluzione nel giro di tre mesi: a gennaio l’ex giunta era stata prosciolta per le manifestazioni estive 2013.
“La coscienza di aver svolto il nostro compito, guardando agli interessi della comunità nel rispetto dei principi dell’efficienza, efficacia e economicità dell’ente oggi fa il paio con la giustizia”, dice Marra che attualmente ricopre l’incarico di consigliere comunale, “è la fine di un incubo. Si continua a fare politica a testa alta”.
La vicenda che ha tenuto per anni sulla graticola la ex giunta è quella relativa alla convenzione che l’esecutivo guidato da Lapenna stipulò nel 2014 con l’associazione Baschi Azzurri (diretta emanazione del gruppo comunale della protezione civile), per il controllo e la bonifica delle discariche abusive presenti sul territorio, in cambio di un compenso di 2.500 euro al mese.
Per la Procura, che aveva avviato l’indagine in seguito all’esposto di Antonio Parisi, all’epoca presidente di “Radio Cb Histonium”, tali attività non potevano essere delegate a dei volontari, ma avrebbero dovuto essere svolte da ditte specializzate. Gli amministratori, invece, hanno sempre sostenuto di essersi sempre mossi nell’ottica dell’interesse collettivo e di aver fatto ricorso all’ associazione dopo aver condiviso tale decisione con i dirigenti (rimasti fuori dal processo), per arginare il fenomeno delle discariche abusive, contenendo i costi a carico della collettività.
Anna Bontempo (Il Centro)