Oggi è il giorno della protesta. Vasto e il Vastese si mobilitano questa mattina per difendere il tribunale e la procura. Al flash mob parteciperà anche il giudice onorario, Michela Iannetta e i giudici di pace Luciana Gualtieri, Sandra Notaro, Gina Pastorelli e Lucia Anello. La protesta è condivisa dal mondo economico cittadino. L’sos lanciato dall’avvocato Angela Pennetta è condiviso dal presidente della Pilkington, Graziano Marcovecchio, dall’imprenditore edile Gennaro Strever, dal direttore di AssoVasto, Giuseppe La Rana, dal decano degli industriali di Vasto, Remo Salvatorelli, e dai colleghi, Lucio Moscato e Gabriele Tumini.
Anche le aziende di San Salvo, Gissi e Casalbordino aderiscono alla mobilitazione. Il piazzale davanti al tribunale questa mattina sarà invaso da centinaia di partecipanti. Fra loro anche il presidente della squadra di basket, Giancarlo Spadaccini e i dirigenti della Vastese calcio. Tanti anche i rappresentanti del mondo della scuola e della sanità.
Contestualmente al flash mob di via Bachelet, i negozi del centro cittadino sospenderanno l’attività e abbasseranno le saracinesche. Angela Pennetta partirà insieme a 28 sindaci e molti altri politici e avvocati alle 7 dal terminal bus di via Dei Conti Ricci.
A Roma il gruppo sarà raggiunto dal presidente della Regione, Marco Marsilio. Alle 11 comincerà il sit in.
“Staremo in silenzio”, dice Angela Pennetta “perchè il silenzio traduce la disperazione di una città alla quale continuano ad essere tolte risorse e servizi. Quasi se non esistesse più sulla cartina geografica abruzzese. Vasto e il Vastese ci sono. Lo sa bene la malavita che tenta di allungare i suoi tentacoli ogni giorno. Basta vedere il lavoro fatto dalla Procura di Vasto per capire quanto sia importante mantenere in vita questo presidio di legalità e sicurezza. Vasto esiste ed ha bisogno del tribunale .Vasto vuole essere ascoltata. Vasto non chiede privilegi ma ciò che le spetta di diritto: giustizia e sicurezza”.
L’intera città spera che la manifestazione serva per ridare linfa vitale ad un territorio in agonia.
Paola Calvano (Il Centro)
