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Il Vastese in affanno, troppe vertenze sul lavoro

Il Vastese è in affanno . Servono investimenti e più attenzione per il rilancio della domanda. Non si salva neppure un colosso come Pilkington. Denso non conosce il suo futuro. L’autunno 2018 appare incerto. Il numero di attività che falliscono cresce. L’indotto annaspa. I lavoratori del Cotir attendono che vengano applicate le decisioni del Tribunale. I lavoratori in mobilità in comune rischiano di restare a casa dal 1 ottobre. Conad conferma 45 esuberi . Primiano Biscotti, segretario provinciale della Cisl, è stato chiaro: «Denso è ancora in tempo», ha dichiarato il sindacalista, «ma per evitare scenari futuri disastrosi, occorre fare in fretta”.

L’ALLARME DI BISCOTTI. “Un ruolo fondamentale è quello della politica», ha ricordato Biscotti ” Bene le trasferte a Roma, l’importante è che servano ad ottenere servizi e infrastrutture”. Davanti al buio dei viali di Piana Sant’Angelo disseminati di buche e al susseguirsi di fossi e dossi per raggiungere i paesi dell’interno i sindacati chiedono aiuto. “Perché i clienti dovrebbero scegliere di investire nel Vastese . Perchè i lavoratori non hanno neppure il diritto di raggiungere le fabbriche in sicurezza? La viabilità è essenziale . Raggiungere Vasto uscendo al casello Vasto nord è una impresa. Vasto deve tornare nell’agenda della politica», invoca Biscotti.

SOS DEGLI INDUSTRIALI. Vasto non ha più neppure un treno che ferma alla stazione. Eppoi c’è il porto. «Aspettiamo da dieci anni il dragaggio», denunciano gli industriali. «Serve la diga foranea. E il famoso tratto ferroviario che permetterebbe alle aziende di arrivare con le merci fino in porto si farà o resterà anche quella una promessa?

VERTENZA COTIR. Un’altra vicenda drammatica è quella del Cotir. La Regione non ha proposto ricorso alla sentenza emessa il 16 febbraio dal Tribunale di Vasto che ordinava al governo regionale di riconoscere a 14 dipendenti Cotir, assunti dopo un concorso, lo status di dipendenti pubblici e di regolarsi di conseguenza attivando tutte le procedure previste. Tuttavia le decisioni dei giudici non sono state rispettate. Tutto è fermo. I 14 lavoratori che avevano intentato la causa di lavoro contro la Regione invocando il riconoscimento giuridico della qualifica di “dipendenti pubblici” si apprestano a notificare all’ente gli atti esecutivi. Ad assisterli sono gli avvocati, Carmine Di Risio, Fabrizio Proietti, Luigi Cerchione, Olivia Mammarella Tosè. L’atteggiamento della Regione è stato più volte attaccato dai rappresentanti sindacali. “ Il Cotir “, ha scritto qualche tempo fa Agnese Paris (Italia agli Italiani). ” era un brillante polo di ricerca. Oggi purtroppo è morto semplicemente per mera volontà politica. Per motivi sconosciuti, qualcuno ha deciso di abbandonare il consorzio, lasciandolo letteralmente cadere a pezzi”.

LA DELEGAZIONE. Qualcosa comincia però a muoversi. I consiglieri dell’opposizione, Francesco Prospero e Davide D’Alessandro, sono soddisfatti per la costituzione di una delegazione che vedrà impegnati, oltre allo stesso Prospero, il sindaco Francesco Menna, il Presidente del Consiglio Del Piano, i due vicepresidenti del Consiglio, Lucia Perilli e Davide D’Alessandro, i consiglieri comunali Elio Baccalà, Marianna Del Bonifro, Roberta Nicoletti, Marco Gallo e Guido Giangiacomo, il Presidente vicario della Regione,Giovanni Lolli, il Presidente di ANCI Abruzzo Luciano Lapenna e i parlamentari ed i consiglieri regionali del territorio.

“L’ organismo di rappresentanza”, ricorda Prospero “chiederà un incontro al ministro del Lavoro, Luigi Di Maio e al Sottosegretario alla Presidenza Giancarlo Giorgetti finalizzato ad aprire un confronto diretto con le Istituzioni per risolvere i grandi problemi che affliggono i tanti lavoratori del Vastese. La tutela dei lavoratori”, conclude Prospero ” deve essere un imperativo primario per noi amministratori. Ci auguriamo che nel prossimo futuro un analoga iniziativa possa essere assunta anche a tutela degli esuberi del Conad Adriatico. Lunedi è in programma un nuovo incontro fra politici, sindacati e rappresentanti di Conad per cercare di salvare 45 posti di lavoro”.

Paola Calvano (il centro)

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