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Immobili all’asta, torna la vendita per 5 milioni

Scuole in disuso,  fabbricati, locali commerciali, appartamenti, magazzini e il parcheggio coperto di via Martiri Istriani alla Marina, inutilizzato da anni.  Sono venti gli immobili inseriti nel piano delle alienazioni 2018-2020,  gli stessi che da anni l’amministrazione comunale tenta di vendere senza riuscirci.

E’ il caso della ex scuola di via Naumachia, vicino al Multipiano di via Ugo Foscolo, ma anche dei locali di piazza Marconi, oggi adibiti a Centro di aggregazione per anziani, la cui asta tenuta prima di Natale è andata deserta.

L’amministrazione guidata dal sindaco Francesco Menna ci riprova con l’intenzione di vendere, nell’arco di due anni, tutti i beni di proprietà inseriti nella lista e per i quali è stato preventivato un incasso di cinque milioni di euro.

L’elenco è stato stilato dopo una ricognizione effettuata dagli uffici comunali nell’ambito dei beni di proprietà dell’ente. La scelta degli immobili non suscettibili di “utilizzo istituzionale” è stata effettuata tenendo conto di vari elementi, fra i quali la vetustà degli stessi che determina elevate spese di manutenzione, la loro dislocazione sul territorio comunale e  la loro accessibilità.

Nella lista ci sono anche immobili, come il parcheggio coperto di via Martiri Istriani con i suoi 200 posti auto inutilizzati, che sarà molto difficile vendere. Il valore stimato è di 1.583.600 euro.

Ci sono sicuramente più chance per l’ex scuola di via Naumachia, il cui prezzo è sceso a 675.500 euro  e per i locali di piazza Marconi che ospitano il circolo pensionati (400mila euro). Se ci sono persone interessate staranno sicuramente aspettando che il prezzo si abbassi, visto che l’asta indetta dal Comune lo scorso mese di dicembre è andata deserta per mancanza di offerte. La Commissione, presieduta dal dirigente Vincenzo Marcello, non ha potuto che prenderne atto.

All’appello manca Aqualand. Il parco acquatico dell’Incoronata non figura nel piano delle alienazioni immobiliari, ma l’intenzione di dismetterlo è nero su bianco nella lettera che il Comune ha inviato alla Corte dei Conti che nei mesi scorsi aveva fatto le pulci alle anticipazioni di cassa.

Nella nota, che ha fatto esplodere la polemica durante l’ultimo consiglio comunale,  si legge che “gli uffici preposti stanno predisponendo gli atti per l’alienazione del parco acquatico e dei terreni adiacenti”.

Diverso è invece il discorso per quanto riguarda le azioni di parte pubblica della Pulchra, la società partecipata del Comune che si occupa del servizio di igiene urbana e della raccolta differenziata. La, pari al 51% del pacchetto azionario, è in fase di valutazione da parte di una commercialista di Avellino, Adelina Di Pietro incaricata dal’ente dopo l’espletamento di una gara a cui hanno partecipato otto consulenti.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

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