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Sfilano i testimoni per la droga dall’Albania

La direzione distrettuale antimafia torna a Vasto e lo fa in occasione del processo scaturito dall’ “Operazione Esmeralda” , la maxi operazione antidroga, scattata sette anni fa e che vide impegnati il pm Antonietta Picardi e il gip aquilano Marco Billi. Trentuno gli imputati.

Lunghissimo l’elenco dei testimoni. Il collegio formato dal presidente Bruno Giangiacomo e giudici a latere Michelina Iannetta e Stefania Izzi ieri ha ascoltato i testimoni della Procura.

L’udienza è stata aggiornata al 12 febbraio per ascoltare altre importanti testionianza.

Il processo ha portato a Vasto dalla Sicilia anche i militari dei corpi speciali investigativi impegnati nell’operazione. La loro testimonianza è fondamentale.

L’operazione Esmeralda prese il via da due quaderni finiti nelle mani dei militari del Nucleo investigativo diretti dal capitano Eugenio Stangarone.

I carabinieri avrebbero individuato in quegli appunti un’organizzazione che con la droga acquistata in Albania riforniva da Vasto tutta la costa adriatica. L’accusa è di associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di stupefacenti. Il “capofila” sarebbe stato Claudio Spinelli un nomade incensurato di 33 anni, difeso dall’avvocato Raffaele Giacomucci. A difendere altri imputati del Vastese sono gli avvocati Isabella Mugoni, Elisa Pastorelli, Massimiliano Baccalà, Giovanni e Antonello Cerella.

Questo l’elenco degli imputati oltre a Spinelli: Anna Bevilacqua, Carmine Bevilacqua, Lucia Sauchella, Nina Apostolescu, Roberto Rapposelli, Davide De Sione, Maria Bevilacqua, Adelaide Spinelli, Ivano Urru, Anna Carelli, Antonio Carosella, Ornella Belicqua, Massimo Bianconi, Daniela Massetti, Vicente Pucci, Serena Bellotti, Assunta Bellanca, Massimo Bevilacqua, Italo Di Rocco, Umberto Bevilacqua, Rita Di Rocco, Roberto Guarnieri,Domenico Sciarra, Clelia Spinelli, Claudio Lbbate, Ferdinando Bevilacqua, Antonio Morelli, Maria Spada, Paolo Negroni, e Guglielmo De Rosa.

L’organizzazione, secondo i carabinieri, era dedita al traffico della droga importata dai Balcani. Le misure cautelari scattarono nel 2011 su disposizione del gip presso il tribunale dell’Aquila e su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. Le manette scattarono ai polsi di 31 persone. Sequestrati 20 chilogrammi di stupefacenti. Un fiume di droga, tra eroina e cocaina, che mensilmente veniva smerciato in Abruzzo e per un giro d’affari di oltre 4milioni di euro. E poi un libro mastro, un quaderno di appunti con i nomi, le forniture e le somme di denaro del sodalizio criminale. La maxi operazione venne denominata Esmeralda, dal nome della nomade del gobbo di Notre Dame. All’operazione è legato il sequestro della faraonica villa di via dei Buontempi ancora al centro di ricorsi e polemiche.

Paola Calvano ( Il Centro)

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