Banner Top
Banner Top

Cimitero, ecco le ronde dopo i furti di lapidi

In principio erano portalumi e vasi. Poi si sono aggiunte le epigrafi e gli addobbi in rame. Ora dal cimitero di Vasto spariscono anche le lapidi. Neppure la sacralità di un luogo deputato al riposo eterno ferma i ladri. L’ennesimo blitz dei ‘predoni dei camposanti’ è avvenuto due giorni or sono.

I ladri non si sono fatti scrupolo, di portare via due lapidi intere senza il minimo rispetto per quello rappresentava. Dopo le legittime proteste delle famiglie che al mattino hanno trovato i loculi scoperchiati, ieri è stato istituito un servizio di vigilanza da parte dei volontari della Protezione Civile di Vasto all’interno del cimitero.

I controlli non sono facili. L’espansione dell’area cimiteriale con la realizzazione di loculi sottorranei e a muro e il moltiplicarsi dei viali rende piuttosto difficili i controlli. Sugli ingressi del caposanto sono comunque accese le telecamere e le immagini finiscono sui monitor della sala operativa della protezione civile.

I furbetti che la notte del 5 novembre hanno portato via due lapidi potrebbero essere stati ripresi anche se il buio non faciliterà certo il compito degli investigatori. Dopo un periodo di relativa calma le lapidi vanno nuovamente a ruba. Sono facilmente riutilizzabili oltre che rivendibili. Una lapide in marmo pregiato può arrivare a costare 700 euro. Spesso la lapide viene rimossa per cercare altri oggetti di valore all’interno della tomba.

Durante le festività dei defunti un gruppo di pensionati aveva deciso di controllare per prevenire i furti di fiori. Nemmeno loro hanno pensato alle lapidi. “Non ho parole”, commentava amareggiata ieri mattina una pensionata. “ Mi domando solo dove andremo a finire di questo passo. Non c’è nemmeno più rispetto per i morti e per il dolore delle persone”. In realtà in città già sei anni fa era scoppiata la caccia ai ladri di lapidi.

Il 18 aprile 2011 sparirono in una notte sola sette lapidi di marmo. Sul furto venne aperta una indagine da parte dei carabinieri della Compagnia di Vasto diretti allora dal capitano Giuseppe Loschiavo. Allora ad accorgersi della sparizione, delle lastre di marmo bianco, ancora senza scritta che servivano a chiudere i loculi della nuova area cimiteriale, era stato lo stesso personale.

Questa volta la scoperta è toccata ai parenti dei de cuius. Allora come ora i ladri non hanno lasciato segni di effrazione agli ingressi del cimitero. La presenza e la vigilanza della protezione civile cercherà di scoraggiare il fenomeno.

Paola Calvano (Il Centro)

Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli

Related posts

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com