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Vasto, vertice in Comune sui tagli al San Francesco

Il taglio del Budget per il Biennio 2016/2017 alla Fondazione Padre Alberto Mileno previsto dal Decreto 108/2016 a firma della Regione Abruzzo e che porterà all’interruzione di servizi essenziali, è stato al centro di un primo vertice tenutosi ieri sera a Palazzo di Città tra l’Amministrazione Comunale ed i rappresentanti sindacali del centro di riabilitazione i quali lo scorso 13 ottobre erano stati convocati dall’amministrazione del Centro stesso che ha presentato loro il documento riassuntivo del Budget con la previsione fino a dicembre 2016 dal quale si evincono chiaramente i danni provocati dal nuovo taglio (previsto dal decreto 108) che va ad incidere pesantemente, oltre che sulla cassa integrazione per i cento dipendenti della struttura, anche sulle attività riabilitative residenziali, semiresidenziali e domiciliari.

Un primo incontro si è dunque tenuto ieri sera tra i sindacati del centro riabilitativo e l’amministrazione comunale in attesa di quello urgentemente richiesto dai sindacati al Presidente Luciano D’Alfonso, all’Assessore Silvio Paolucci, al Direttore Generale dell’ASL Flacco al Direttore del Dipartimento per la Salute Angelo Muraglia (oltre che allo stesso Sindaco di Vasto Francesco Menna)per tentare di scongiurare –come hanno sottolineato i sindacati- il taglio di 500mila euro che andrebbe a penalizzare ulteriormente un territorio già colpito da altri provvedimenti, ad es. la chiusura delle Guardie Mediche. Se non riusciremo a trovare una soluzione equilibrata ed equa -continuano i sindacati- sarà proclamato lo stato di agitazione, fino a portare Terapisti, Infermieri, Operatori, Educatori della Fondazione ‘Padre Alberto Mileno’ insieme agli utenti diversamente abili e alle loro famiglie, davanti all’emiciclo all’Aquila e all’assessorato alla Salute a Pescara”. 

Un taglio questo sul quale è intervenuto anche Angelo Bucciarelli, esponente del Pd, che ha sottolineato come “Oltre alla mancata attivazioni di un importante servizio come l’emodinamica ed altre carenze strutturali e organizzative, oggi si assiste ad un notevole taglio discrezionale del budget dell’Istituto San Francesco. Perché questa sperequazione tutto a vantaggio di altri territori più fortunati? Chi ha interesse a depotenziare e smantellare un centro qualificato di riabilitazione come l’Istituto San Francesco, che dà certezza e continuità ai bisogni del nostro territorio ed anche ai lavoratori che vivono da anni uno stato di perenne precarietà? I numeri della sperequazione? A fronte di un budget complessivo, che resta invariato, di oltre 60 mln di euro, per gli anni 2016/17, l’Istituto San Francesco perderà un milione di euro. Che significa mena assistenza, meno lavoro, meno ricchezza per il vastese. Una riduzione netta del 20%. Chi se ne avvantaggerà? Di chi la responsabilità della mancata difesa del nostro territorio, visto che la scelta è prettamente politica? Perché il decreto 108/2016 del settembre 2016, cambia quanto stabilito nel decreto 49/2016 di appena 4 mesi prima, cosa è cambiato in questi pochi mesi, come potete vedere nelle foto? Chi o cosa è intervenuto per questo taglio draconiano?”.

 

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