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D’Elisa e lo staff del Sindaco

Il consigliere di minoranza Alessandro D’Elisa interviene all’indomani delle dichiarazioni rilasciate da Angelo Pollutri in seguito a quanto espresso da Vincenzo Suriani circa la nomina dello stesso, da parte del sindaco Francesco Menna, all’interno del suo staff.

Suriani sottolineava, in una nota di qualche giorno fa, l’illegittimità dello stesso a ricoprire tale incarico vista la sua precedente “nomina, avvenuta lo scorso gennaio, a presidente dell’Autoservizi Cerella-Arpa 2. Condizioni questa incompatibili con il pubblico impiego”.

Un doppio incarico, a detta di Suriani, che oltre ad essere appunto illegittima è “quanto mai inopportuna e politicamente inaccettabile. Il cumulo degli incarichi –affermava Suriani- è, infatti, uno dei vizi più gravi della nostra classe politica ed una delle cause che hanno provocato e continuano a provocare la caduta di credibilità nel mondo della politica agli occhi dei cittadini. Come può un comune mortale essere al tempo stesso presidente di una società con oltre sessanta dipendenti e pure dipendente full time del Comune di Vasto? Sorge il dubbio che almeno una di queste due attività –concludeva il consigliere- non potrà ricevere dall’incaricato attenzioni proporzionate ai compensi ricevuti”.

Da qui la risposta del neo componente dello staff Menna, Angelo Pollutri che ha affermato che “I componenti lo staff non hanno potere esecutivo; non essendo quindi dirigenti, non sono incompatibili col ruolo di componenti di cda. Lo staff del Comune di Vasto costa molto meno di altre città, basti pensare che gli assegni mensili ad personam corrisposti allo staff del sindaco ammontano a 3mila 600 euro totali”.

Pollutri sottolineava anche che “L’incarico di presidente del consiglio d’amministrazione della società Autolinee Cerella è un incarico che necessita di un’attività programmatoria che non richiede una presenza quotidiana, in quanto le attività quotidiane vengono svolte dal direttore della struttura, ingegner Giuseppe Silvestri, e dai dirigenti amministrativi”.

Lo stesso concludeva ribadendo che “La legislazione vigente prevede che i soggetti individuati tramite nomina fiduciaria debbano essere paragonati ai dipendenti pubblici per ciò che concerne l’inquadramento salariale, onde evitare sperpero di denaro pubblico. Chiarisco inoltre che il personale a staff ha orario flessibile, alle dipendenze del sindaco e secondo le esigenze organizzative del sindaco”.

Alla luce di quanto esposto, il consigliere Alessandro D’Elisa, nella giornata di ieri ha fatto richiesta di revoca del contratto a favore di Angelo Pollutri al fine di fare chiarezza sulla vicenda.

“Il collega consigliere comunale Suriani nonchè anche presidente della commissione di Vigilanza del Comune di Vasto – scrive D’Elisa in una nota- nello svolgere le sue prerogative istituzionali ha presentato corretta interrogazione con risposta orale al sindaco del Comune di Vasto e non all’ex sindaco del Comune di Cupello, Angelo Pollutri. Le interrogazioni vanno discusse in sede istituzionale, nell’ambito del Consiglio, e non nei corridoi, non a caso sono punti all’ordine del giorno del Consiglio comunale stesso”.

“Non si comprende -contiua D’Elisa- come un componente dello staff del sindaco, dipendente comunale, possa intervenire e rispondere ad un consigliere, presidente della Commissione di Vigilanza, su argomenti che sono di competenza istituzionale del consiglio comune e non di altri. A questo punto viene da chiedere al sindaco Menna se abbia autorizzato Angelo Pollutri a parlare e a rispondere al consigliere Suriani, oppure è stata un’autonoma iniziativa del dipendente. Il sottoscritto ricorda a se stesso che un membro dello staff lavora per la segreteria del sindaco, può preparare un cerimoniale, ma non può in alcun caso intervenire su argomenti istituzionali, che sono oggetto di discussione da parte del consiglio comunale”.

Nel merito – sostiene D’Elisa – occorre osservare che non è vero che lo staff del Sindaco di Vasto costi meno delle altre città, ma, al contrario, costa molto di più. Basti pensare che sono 3 i componenti lo staff assunti con contratto a tempo determinato con categoria economica C1, oltre ad un dipendente a tempo indeterminato. Considerato che Vasto è una cittadina di 40.000 abitanti ed ha assunto 3 persone a tempo nello staff del sindaco, significherebbe, che, con le dovute proporzioni, per una città come Bari ne occorrerebbe assumere 30, visto che ha oltre 400.000 abitanti, mentre per una città come Roma ne occorrerebbe assumere 300, visto che ha circa 4 milioni di abitanti. Non mi sembra che la Raggi a Roma abbia assunto 300 collaboratori nello staff del Sindaco, ma, se non erro, ne ha soli 5. Questa è la proporzione, quindi credo che lo staff del sindaco di Vasto, in proporzione, per ogni cittadino residente costi molto ma molto di più che per le grandi città”.

“Errato è anche il conteggio effettuato da Angelo Pollutri, il quale assume che gli assegni mensili ad personam corrisposti allo staff ammonterebbero ad € 3.600, dimenticandosi, tuttavia, di inserire nel suo computo anche la retribuzione annua (conformi al contratto individuale di lavoro con posizione economica C1), pari così a circa complessivi €80.000 annui per tutti i componenti dello staff. Ciò sta a significare che in 5 anni il Comune di Vasto verserà complessivamente ai membri dello staff del Sindaco circa 400mila euro (importo sottratto alla realizzazione di ben più utili opere pubbliche)”.

“Altra singolare dichiarazione del sig. Angelo Pollutri è quella relativa al ruolo che riveste come Presidente del C.d’A. della Cerella (società di autotrasporti regionale e pubblica), asserendo che la sua presenza in tale sede sarebbe pressoché superflua e, comunque, del tutto sporadica, quasi svolgendo una funzione … “senza funzioni”! Il Sig. Pollutri, nella sostanza, ha dichiarato che si occupa della Cerella a tempo perso, godendo di altra retribuzione, garantita dai contribuenti!
Ci si chiede: come riesce Pollutri a trovare tempo, se il contratto da staff del sindaco prevede un impegno quotidiano di più di 7 ore, per 36 ore settimanali divise su 5 giorni? Intende forse bilocarsi?”.

“In merito alla incompatibilità di cui agli artt. 53 e art. 60 della legge n.165 del 2001, si attendono -conclude D’Elisa- chiarimenti da parte del Sindaco in Consiglio comunale e non dal diretto interessato, privo di legittimazione, per non avere alcun ruolo istituzionale per farlo”.

“Al fine -pertanto- di fare chiarezza lo scrivente chiede al Presidente della Commissione di Vigilanza del Comune di Vasto di convocare la commissione su punto specifico e di valutare l’ipotesi di sentire il dipendente Pollutri ed il dirigente preposto”.

“Infine lo scrivente chiede al Sindaco Francesco Menna di dar corso a quanto stabilito all’art.5 del contratto individuale di lavoro stipulato dal comune di Vasto e il sig. Pollutri, ossia:L’incarico per la sua natura fiduciaria, potrà essere revocato in qualsiasi momento senza obbligo di motivazione e senza preavviso…”. Bene credo che in questo caso ci siano anche le motivazioni”.

 

 

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