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I 50 anni di sacerdozio di Don Tommaso Di Stefano

Oggi Don Tommaso Di Stefano, parroco emerito della parrocchia di Santa Maria del Sabato Santo, celebra 50 anni di sacerdozio. Alle ore 18.30 presso la chiesa di Santa Maria del Sabato Santo vi sarà la Santa Messa di celebrazione di questa tappa alla presenza di monsignor Bruno Forte e degli altri parroci della città e della diocesi. “È un traguardo che celebro con gioia, ringraziando il Signore per avermi fatto il dono del sacerdozio” . Per farci comprendere ancora meglio il significato della sua vocazione,  Don Tommaso cita un passo tratto dal libro di Giovanni Paolo II “Dono e mistero”,  scritto quando il santo raggiunse i suoi cinquant’anni di sacerdozio: “La storia della mia vocazione sacerdotale? La conosce soprattutto Dio. Nel suo strato più profondo ogni vocazione sacerdotale è un grande mistero e un dono che supera infinitamente l’uomo”. Come quella di Giovanni Paolo II, anche la vocazione di Don Tommaso è avvolta nel mistero; egli stesso riconosce con umiltà che non riuscirà mai a rendersi pienamente conto della grandezza di questo dono.

La prima messa a Fresagrandinaria
La prima messa a Fresagrandinaria

Può raccontare, però gli inizi della sua chiamata. “Quando ho terminato le elementari ho iniziato ad andare presso uno zio sarto per imparare il mestiere; a quell’epoca, infatti,non c’erano molte alternative nei piccoli paesi come Fresagrandinaria. Nel frattempo, però, frequentavo l’Azione Cattolica del paese e rimasi affascinato dal parroco Don Vincenzo Pizzica”. Proprio Don Vincenzo Pizzica, all’epoca molto giovane, fu d’esempio a Don Tommaso: la sua attività instancabile e la capacità di coinvolgere i ragazzi in attività ricreative e di preghiera, furono la scintilla della sua vocazione. Così, nel 1948, fu proprio Don Vincenzo ad accompagnare a Roma Tommaso, che aveva sedici anni perché entrasse nel seminario dei Servi della Carità di Don Guanella. Nel 1986 Don Tommaso rientrò nella diocesi di Chieti-Vasto. Dal vescovo Valentini gli fu affidato un incarico insolito: fondare una nuova parrocchia intitolata a S. Maria Immacolata in S. Michele. “Fu un’esperienza entusiasmante”- ricorda Don Vincenzo, “che tuttora porto nel cuore come uno dei momenti più intensi del mio sacerdozio”. Nel 2001, l’arcivescovo Menichelli unì le parrocchie di Santa Maria Immacolata e di Sant’Antonio Abate in un’unica parrocchia dedicata a “Santa Maria del Sabato Santo”.

Don Tommaso1
Un’altra immagine della prima messa (2 maggio 1965)

Il 9 febbraio 2009 vi è stata la posa della prima pietra della chiesa nuova, che ha segnato un importante traguardo per tutta la comunità. Precedentemente,infatti, vi erano stati problemi di spazio, mancanza di locali in cui svolgere le attività. Con la costruzione della nuova struttura si è aperta una nuova era per la chiesa. Don Tommaso o rimane il pilastro più solido sul quale si regge l’intera comunità, un aiuto e un prezioso collaboratore per l’ex parroco Don Massimo D’Angelo e per l’attuale Don Antonio Totaro.

Nausica Strever

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