Una diffida per avere l’elenco dei nominativi dei candidati alla carica di direttore generale del Civeta. L’ha inviata la sindaca di Monteodorisio Catia Di Fabio che, dopo un accesso agli atti, si è vista rispondere che per motivi legati alla privacy, è possibile conoscere “solo il numero progressivo” e non i nomi e che il Civeta ha affidato la procedura per la selezione pubblica ad una società esterna, la Etica di Milano.
“Ritengo che in qualità di amministratore e di sindaco consorziato siano stati lesi i miei diritti”, commenta Di Fabio, “in mancanza di un pronto e soddisfacente riscontro mi vedrò costretta ad inviare una segnalazione al Prefetto, al difensore civico regionale e, qualora se ne ravvisassero gli estremi, alla Procura della Repubblica competente. Nel frattempo, però, sono riuscita a sapere che il numero dei candidati è passato da 17 a 12, ma non si conoscono i motivi di tale riduzione”.
Risale al 28 giugno la prima richiesta inoltrata dalla sindaca di Monteodorisio al presidente del Cda del Civeta, Giuseppe Silvestri. Nonostante sia passato circa un mese Di Fabio non è riuscita ad ottenere l’elenco dei nominativi “oscurato” dalla privacy che, nonostante sia una selezione pubblica, ha avuto il sopravvento sulla trasparenza degli atti. Quel che è certo è che la data del colloquio, inizialmente fissata al 4 luglio, è stata rinviata a data da destinarsi. Non si sa se questi rinvii hanno a che fare con le divisioni esistenti fra i sindaci, alcuni dei quali, sono nettamente contrari all’assunzione di un direttore generale con uno stipendio di 100mila euro l’anno.
L’avviso per il reclutamento del manager è stato pubblicato il 10 giugno, il giorno dopo le elezioni amministrative. Una tempistica e una modalità che non è piaciuta a Di Fabio e ai colleghi Emanuela De Nicolis (San Salvo) e Mimmo Budano (Villalfonsina).
Anna Bontempo (Il Centro)