“Nella loro relazione (leggi qui) parlano di inagibilità i consiglieri che hanno effettuato il sopralluogo su Palazzo d’Avalos, ma le cose non stanno così”: a dirlo è il presidente della Commissione per lo studio sul dissesto idrogeologico nonché ingegnere Corrado Sabatini, il quale in queste ore ha portato avanti una attenta ricerca sulle condizioni del palazzo marchesale recandosi anche stamane negli uffici Lavori pubblici del Comune per prendere visione dei verbali di sopralluogo di Genio civile e Vigili del fuoco, ovvero gli Enti tecnici preposti soprattutto alle verifiche strutturali.
“Le lesioni presentate nelle foto sono hanno almeno 20 anni – ha aggiunto – e c’erano già al tempo delle amministrazioni di centrodestra. Quando nella passata amministrazione Lapenna ero assessore le ho sottoposte ad attento monitoraggio. Si tratta fondamentalmente di lesioni trasversali non a carica delle strutture portanti, ma soprattutto degli intonaci e richiederebbero una manutenzione straordinaria dagli alti costi”.
Per Sabatini è evidente che il termine “inagibilità” è stato usato “fuoriluogo” perché non fa altro che creare un “ingiustificato allarmismo” di fronte a una situazione che non è tale, perché “se lo fosse nessuno potrebbe accedere ai locali ivi compresi i dipendenti della Cooperativa”.
“Inoltre – chiarisce – l’inagibilità può essere dichiarata esclusivamente dal Sindaco, dal Genio civile e dai Vigili del fuoco e ciò non è avvenuto. Esiste una ordinanza di interdizione da parte del Genio e dei Vigili del fuoco, perché esistono un fronte franoso e la conseguente mancanza di parapetti che determinano la necessità di interdire, appunto, l’accesso ad alcune aree per realizzare una sorta di zona cuscinetto per motivi di sicurezza legati solo ed esclusivamente a tale fenomeno”.
“Dunque – torna a ribadire l’ing. Sabatini – evitiamo un inutile quanto ingiustificato allarmismo”.
