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Vasto Film Festival, ieri la seconda serata

seconda serata-vasto film festival-2014 - 066Giornata intensa quella di ieri per il Vasto Film Festival, iniziata alle 17 presso la biblioteca “Mattioli” per il seminario di sceneggiatura e regia con Carmine Amoroso (che sarà poi ospite anche sul palco del Cortile di Palazzo d’Avalos) e Fabrizio Provinciali. Il primo noto al grande pubblico principalmente per la sceneggiatura del film Parenti serpenti, di Mario Monicelli, il secondo per il ruolo di assistente alla regia del film La grande bellezza, di Paolo Sorrentino. Presente all’incontro, anche il direttore artistico del Festival, il professor Nicola Ranieri.
A seguire, intorno alle 21, appuntamento presso il Cortile di Palazzo d’Avalos per l’incontro con ben quattro ospiti, che hanno amabilmente chiacchierato della propria esperienza artistica con i conduttori, i giornalisti Paola D’Adamo e Guido Barlozzetti.
La prima a sottoporsi al “fuoco incrociato” delle domande dei due conduttori, Elisa Amoruso, giovane sceneggiatrice e regista, nonché scrittrice, che ha raccontato la propria esperienza, dall’esordio con con il film Good Mornig Aman di Claudio Noce, di cui ha firmato la sceneggiatura, al suo primo lavoro di lungometraggio da regista, con il documentario Fuoristrada, la storia di un matrimonio “non convenzionale” tra un transessuale e la badante di sua madre, che ha ricevuto una menzione speciale al Festival del Cinema di Roma. Tema quasi obbligatorio del colloquio con la giovane artista, quindi, l’amore in tutte le sue declinazioni.
A seguire, sul palco del Cortile di Palazzo d’Avalos è arrivato il turno di Carmine Amoroso, scrittore, sceneggiatore e regista di origini abruzzesi, e l’attrice Chiara Caselli, accomunati dal film in programmazione per la stessa sera, Cover boy o l’ultima rivoluzione, di cui uno è regista e l’altra protagonista. Il film, presentato la prima volta al Festival Internazionale del Film di Roma, nel 2006, racconta la storia di un giovane durante la rivoluzione rumena del 1989. Il film è stato proiettato in diversi festival internazionali e ha ricevuto numerosi riconoscimenti, nonostante in Italia sia uscito solo nel 2008 e in pochissime sale. Ma si sa, nemo propheta acceptus est in patria sua. I due artisti hanno anche raccontato le proprie esperienze con alcuni grandi del cinema italiano, Carmine Amoroso ha parlato della collaborazione come sceneggiatore con Mario Monicelli per il film Parenti serpenti, mentre l’attrice Chiara Caselli ha raccontato alcuni aneddoti della sua partecipazione al film Al di là delle nuvole, nel quale è stata diretta dal maestro Michelangelo Antonioni. “Era stato male e non parlava – ha ricordato l’attrice – ma poi mi hanno spiegato che nemmeno prima lo faceva. Nonostante questo la sua regia era sempre precisa e chiara”. Chiara Caselli ha anche ricordato la “passione per il nudo” del regista emiliano, spiegandola con una sua personalissima interpretazione: “A ripensarci con il senno di poi – ha sottolineato l’attrice, forse un po’ ingenerosamente – provo tenerezza per un uomo ormai avanti negli anni, al quale non rimaneva altro modo per entrare in contatto intimo con una donna”. Parole che mi permetto di definire superficiali.
Infine, spazio per l’ultimo (in ordine di tempo) protagonista della serata, l’attore Nicolas Vaporidis, lanciato dal film di Fausto Brizzi Notte prima degli esami. Un successo travolgente che ha rischiato di incastrare il talentoso attore in un ruolo che evidentemente gli stava troppo stretto, tanto da fargli tentare – tra l’altro con successo – nuove strade: “Non sono di quelli che pensano che gli attori possano fare tutto – ha precisato Vaporidis – ma certo è bene sperimentare almeno tutto ciò che è nelle proprie corde. Non ho voluto cambiare strada per snobismo, è solo che non si può rimanere per sempre legati a un ruolo. Tra l’altro – ha scherzato l’attore – non sarei nemmeno più credibile nel ruolo del liceale”. Nella chiacchierata di Vaporidis con Paola D’Adamo e Guido Barlozzetti anche il ricordo dell’eclettico Giorgio Faletti, scomparso il 4 luglio scorso a soli 63 anni. Con lui Vaporidis ha condiviso la scena sia nei film di Brizzi, Notte prima degli esami e Notte prima degli esami – Oggi, che nel film di Marco Martani, Cemento Armato. “Da Giorgio ho imparato a mettermi sempre in gioco” ha ricordato Nicolas Vaporidis. “Mi ha insegnato che non è tanto importante la meta che raggiungi, ma il percorso che segui. È stato bello imparare da lui, perché era uno che non aveva nessuna intenzione di insegnare”.

n.l.

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