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Guida Blu di Legambiente, Vasto conquista due “vele”

SpiaggiaNon sarà ancora un “Comune Riciclone”, ma per il 2014 Legambiente anche per Vasto ha un importante riconoscimento, rappresentato dalle due “vele” della Guida Blu. La classifica, o meglio la guida, che vede la spiaggia vastese tra le prime tre d’Abruzzo, dietro solo a Rocca San Giovanni e Pineto.
A pesare, 7 criteri di valutazione che, conteggiati complessivamente, vanno a formare la valutazione finale in “vele”: lo stato di conservazione del territorio e del paesaggio di una località, la qualità dell’accoglienza e la sostenibilità turistica della località, la pulizia del mare e delle spiagge, la presenza di spiagge libere, l’offerta di luoghi di interesse storico-culturale, musei, siti archeologici, la presenza di servizi per disabili motori, la promozione di iniziative nel campo della gestione sostenibile e la presenza di fondali particolarmente interessanti per chi pratica l’attività subacquea e di servizi a terra.
Vasto ha quindi conquistato due “vele”, grazie a due punti su cinque per lo stato di conservazione del territorio, due per l’accoglienza turistica e ulteriore punteggi per i servizi per disabili e i fondali.
“L’allarmismo che si è creato e che si sta tentando di alimentare da parte di qualcuno non ha senso, le accuse sono infondate ma il danno per il comparto turistico e la città è sproporzionato” ha rimarcato il sindaco Lapenna  commentando i dati. “Oggi anche Leagambiente certifica nella sua Guida Blu 2014 la qualità della spiaggia di Vasto Marina. Si tratta di un ulteriore riconoscimento di qualità, oltre alla Bandiera BLU 2014 della FEE, che questa Città merita aldilà di chi vuole giocare allo sfascio e creare un infondato quanto pericoloso terrorismo psicologico”.
Lapenna ha poi approfittato per ricordare che “l’Agenzia Regionale per la Tutela Ambientale ha reso noti i dati che garantiscono la perfetta balneabilità della costa vastese certificando che le acque che bagnano il litorale di Vasto sono perfettamente balneabili per l’80% del territorio, le uniche criticità si riscontrano alla foce del Fiume Sinello, nel porto di Punta Penna ed alla foce del fosso Lebba”, anche se in realtà foci dei fiumi, torrenti e aree portuali sono comunque considerate non balneabili “per definizione”.

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