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Alle Europee per i 5 Stelle c’è una candidata vastese: è Daniela Aiuto

Aiuto_Daniela37 anni di origini elvetiche, laureata in Architettura, libera professionista e madre di tre figli: questo in breve il profilo dell’unico candidato del vastese di cui si abbia tuttora notizia alle Europee 2014. Daniela Aiuto è stata la seconda più votata nella circoscrizione meridionale nelle ormai consuete primarie del Movimento 5 Stelle, raccogliendo online ben 1257 preferenze, seconda solo alla Isabella Adinolfi di Salerno fermatasi a 1759.

“Mi piacerebbe portare al Parlamento Europeo – ha scritto la Aiuto nel suo profilo di presentazione – le istanze del mio territorio, essere la portavoce delle esigenze e dei desideri di questa porzione d’Italia dimenticata. In Abruzzo siamo in una sorta di limbo: non abbastanza “poveri” per essere considerati un’area da sostenere (ciò in realtà è accaduto da poco, sulla base di valutazioni non proprio macroscopiche), né sufficientemente considerati, poiché siamo pochi, lontani dalle vie di comunicazione principali e ci si ricorda di noi solo in casi del tutto eccezionali”.

Peccato, però,  che a quanto sembra, per adesso non la conosca quasi nessuno, nemmeno gli attivisti del M5S che potrebbe andare a rappresentare a Strasburgo, scatenando un a sorta di rivolta del popolo grillino intenzionato a sottoporre il caso ai parlamentari di riferimento. Proprio uno di questi, però, da me interpellato nei giorni scorsi per sapere se nel vastese si stesse facendo qualcosa per portare avanti un candidato dei 5 Stelle al Parlamento europeo, mi ha risposto: “Luigi mi deludi. Noi non dobbiamo pensare a nessuno. Tutti sono liberi autonomamente di candidarsi e la base si esprimerà per scegliere”. Ed è quello che è successo di fatto rendendo incomprensibili le remore degli attivisti.

Se la  memoria non ci inganna e siamo pronti a qualunque smentita, però, la Aiuto è coniuge del frentano Maurizio Pozzolini, ben noto agli ambienti di destra e centrodestra, ex dipendente dell’Ente Fiera di Lanciano, ex collaboratore in capo a gruppi del Consiglio regionale e via discorrendo, per anni vicino a personaggi di spicco della politica di centrodestra non solo lancianese, ma anche vastese.

Tornando a bomba, però, sotto accusa è finito il sistema di selezione che, ormai è evidente, ha delle falle che ne consentono il facile aggiramento tant’è che quel che è successo a Vasto sembra essere comune a molte zone d’Italia. Molte perplessità suscita, poi, il fatto su come una persona che nessuno, o quasi, conosce, mai impegnata né socialmente né politicamente anche tra i grillini possa aver raggranellato tutti quei voti online lasciando immaginare un piano ben orchestrato e partito da lontano.

Lu. Spa.

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