Evidente malcontento tra gli iscritti al partito democratico di Cupello per la “vicenda primarie” dall’esito scontato. Un solo candidato, per la rinuncia di Camillo D’Amico, capogruppo in Consiglio provinciale del PD. La votazione di domenica fotografa un partito lacerato, profondamente diviso sia nei vertici che nella base. Non sono pochi coloro che colpevolizzano il sindaco uscente Angelo Pollutri, che con le sue discutibili decisioni avrebbe contribuito parecchio a “frantumare” il partito.
È ormai certo che nelle prossime elezioni del 25 maggio, saranno due le liste del Partito Democratico: quella ufficiale capeggiata da Tambelli e l’altra civica con in testa Camillo D’Amico che conferma la sua candidatura a Sindaco. “Presenterò – dice – una lista civica evidentemente di sinistra. Già oggi, in tanti, mi hanno telefonato, dandomi la loro disponibilità”. Così facendo non rischia l’espulsione dal Partito? “Sono beghe locali nelle quali i responsabili provinciali farebbero bene a restarne fuori”.
Camillo D’Amico è sereno, nei prossimi giorni spiegherà alla base il perché di questa sua sofferta decisione, facendo nome e cognome di chi ha generato questo caos. Ma con due liste del Pd non rischiate di facilitare la vittoria della Destra? “Questa domanda – risponde Camillo D’Amico – andrebbe posta al sindaco Angelo Pollutri. È lui che gioca allo sfascio”.