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Imposta di soggiorno, a Montesilvano operatori pronti a occupare la sala consiliare

montesilvanoÈ un tema di struggente attualità anche a Vasto, ma un po’ dovunque in tutto il Bel Paese: l’introduzione della imposta di soggiorno sta suscitando grandi lacerazioni tra gli operatori del settore turistico e le Amministrazioni comunale e in alcuni casi si paventano anche prese di posizione clamorose. Un esempio viene dalla tutto sommato vicina Montesilvano dove gli albergatori sono pronti a scendere in piazza e ad occupare la sala consiliare del Comune per evitare l’introduzione della tassa di soggiorno addirittura dal primo marzo 2015.

A riassumere la loro posizione è stata, in una vibrante conferenza stampa, Daniela Renisi, portavoce dei 23 albergatori montesilvanesi, che ha parlato delle grandi difficoltà del settore (che conta 3500 posti letto), ulteriormente penalizzato dall’eventuale introduzione dell’imposta di soggiorno. “Siamo nella fase del non ci resta che piangere – ha detto la Renisi – far arrivare turisti vuol dire creare occupazione e reddito ma qui le persone non vengono, gli eventi e i congressi non ci sono più, siamo vessati dalle tasse e la vocazione turistica si è persa da tempo. Noi non vogliamo essere lasciati soli, chiediamo una politica turistica e un assessorato comunale che lavori continuamente, un Piano programmatico triennale forte”. Insomma un’immagine che ricorda molto da vicino quanto sta accadendo anche in capo alla città di Diomede.

La portavoce degli albergatori ha parlato anche delle clamorose iniziative in cantiere soprattutto a causa della possibilità concreta di “perdita dei posti di lavoro”: “gli operatori sono pronti a scendere in piazza in corteo e ad occupare la sala consiliare con i trolley” sui quali già in conferenza stampa era riportata la dicitura “comune deturistizzato”.

Insomma la controversa imposta sta sollevando non pochi problemi: d’altronde anche a Vasto gli albergatori hanno deciso più volte di alzare la voce, tutto sommato chiedendo le medesime priorità esposte dalla Renisi, e di rompere il dialogo con l’assessorato e la dirigenza del settore Turismo del comune. Basti pensare all’abbandono dei due ultimi  tavoli convocati proprio dall’assessore al ramo per cercare di giungere a definire le modalità di applicazione e l’utilizzo dei fondi derivanti. Per ora a Vasto, così come  a Montesilvano, non sembrano esserci margini di  manovra.

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