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Ospedale S. Pio, in arrivo nuovi tagli ai posti letto

Ospedale_S.Pio_VastoSono mesi che parliamo su tutte le testate che ci ospitano dei problemi inerenti la sopravvivenza del nosocomio vastese. Abbiamo più volte ribadito che qualora i tagli dovessero abbassare ancora i posti letto diventerebbe sconveniente tenerlo aperto, così come abbiamo sentito più volte parlare il direttore generale della ASL Zavattaro di riconversioni, accorpamenti, razionalizzazione di costi e servizi che hanno portato a far si che l’emodinamica diventasse un miraggio, che l’assistenza subisse un brusco viraggio verso la mobilità anche extra-regionale e via discorrendo.

Oggi leggiamo dell’allarme lanciato dal presidente del Consiglio comunale e vice-presidente di quello provinciale, Giuseppe Forte, sul futuro dell’ospedale S. Pio. In particolare, si legge in una nota diffusa che la ASL taglia altri 15 posti letto avvicinandosi sempre più alla soglia di sopravvivenza.

“L’ospedale San Pio di Vasto continua a morire lentamente tra l’indifferenza generale – scrive Forte – Da questa mattina i malati nefrologici che si presentano al Pronto Soccorso del nostro presidio ospedaliero vengono smistati nel reparto di Medicina e non più in quello di Nefrologia a seguito della riduzione dei posti letto di quest’ultimo reparto da 6 a 4. Tutto questo avviene in piena estate quando le richieste da parte dei turisti affetti da questa patologia aumentano. I quattro posti letto rimasti al primario dottor Di Paolo devono servire a soddisfare le richieste dei malati storici locali che frequentano quel reparto da anni”.

“Ma non è tutto – aggiunge Forte – Il San Pio perderà complessivamente altri 15 posti letto a seguito di un assurdo accorpamento di alcuni reparti con tagli indiscriminati. Di questo passo il nostro ospedale verrà trasformato in un centro gerontologico con pesanti ripercussioni sugli assistiti”.

Accorpamento: stranamente uno dei concetti tanto cari a Francesco Zavattaro, che sembra voler continuare ad accanirsi sugli ospedali del vastese e della frentania. Dopo le ormai chiusure di Gissi e Casoli, il mezzo servizio di Guardiagrele, la riconversione in centro riabilitativo multifunzionale per Atessa, ecco i continui tagli al Floraspe Renzetti e al San Pio.

“Viene da chiedere a Zavattaro ed ai suoi amici – aggiunge Forte, che in ordine a questi tagli interverrà presso la Provincia e la Direzione Aziendale della Asl  – che fine ha fatto la tanto attesa sala di emodinamica promessa e mai realizzata, nonostante i proclami fatti diversi mesi fa. E dire che a Vasto e nel Vastese si continua a morire tra l’indifferenza di chi ha il dovere di intervenire”.

Lu. Spa.

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