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Vasto, la morte di Jois resta un mistero. La Procura chiede l’archiviazione

La Procura di Vasto ha chiesto l’archiviazione delle indagini sulla morte di Jois Pedone, 20 anni, lo studente universitario trovato senza vita fra gli scogli di Punta Penna la mattina del 22 agosto 2022. La decisione è stata notificata alla famiglia del ragazzo insieme ai contenuti delle indagini, un faldone di 1700 pagine.

Ad anticipare la notizia, stamane, sulla pagina di Vasto del quotidiano dell’Abruzzo Il Centro, è la collega Paola Calvano.

“Per la famiglia  – scriva la collega Calvano sul Centro – un nuovo dolore che si aggiunge allo strazio per la perdita del ragazzo. Un dolore che il tempo non ha affatto placato e che ora è acuito dal mistero non risolto che circonda la morte dello studente universitario . 
La procura di Vasto ha indagato per un anno e mezzo per istigazione al suicidio. Non ci sono mai stati indagati ma il magistrato ha ascoltato numerose testimonianze, dal tassista che porto Jois a Punta Penna ad altre persone che quella notte erano a Punta Penna. Il ragazzo venne trovato in posizione verticale vicino ad un trabocco con un borsone pieno di 40 chilogrammi di rena legato alla caviglia. Sul suo collo, stampata una zeta. Una sorta di marchio a fuoco che però non compare sulle foto scattate subito dopo il ritrovamento .”

” Non ci arrendiamo “, dichiara al Centro lo zio di Jois, Rino Pedone.” Faremo ricorso convinti che mio nipote non si tolse la vita “.

 

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