Un esperimento giudiziale, ossia l’osservazione sperimentale di quanto accaduto il 21 dicembre 2020 all’interno della polveriera di Casalbordino durante la lavorazione del materiale. E’ quanto sarà fatto alla Esplodenti Sabino attraverso la riproduzione della situazione di fatto e la ripetizione simulata dell’esplosione, per stabilire se vi sono responsabilità penali nella tragedia che costò la vita a tre operai e soprattutto a chi sono imputabili quelle responsabilità.
A scriverlo, ieri, sulla pagina di Vasto del quotidiano dell’Abruzzo Il Centro, è la collega Paola Calvano.
A chiedere e ottenere la sofisticata perizia dal giudice Anna Rosa Capuozzo, è stato ieri il perito super partes nominato dal magistrato, l’ingegnere Francesco De Marzo, il perito incaricato di stabilire quali furono le cause delle violenta esplosione che a dicembre 2020 costò la vita a Carlo Spinelli, 54 anni di Casalbordino, Paolo Pepe, 45 di Pollutri e e Nicola Colameo,46 di Guilmi.
Il perito ha spiegato al giudice di avere bisogno dell’importante riscontro per arrivare alle sue conclusioni. L’esperimento giudiziale verrà fatto il 9 aprile alla presenza dei consulenti sia della difesa che dell’accusa . Entro il 30 aprile dovrà essere ultimata la relazione dell’ingegnere De Marzio e il 7 maggio nel corso della nuova udienza saranno rese note le conclusioni.