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Sabino, dopo la strage cominciano le autopsie

L’apertura di un tavolo di crisi che coinvolga la Sabino Esplodenti, sindacati ed istituzioni. A chiederlo è il consigliere regionale di Forza Italia Manuele Marcovecchio. La necessità di garantire un futuro ai 70 dipendenti scuote la politica. Dura la nota della Federazione provinciale di Chieti del Psi,  “ i morti sul lavoro non sono un caso fortuito “, tuona il partito socialista.

A scriverlo, stamane, sulla pagina di Vasto del quotidiano dell’Abruzzo Il Centro, è la nostra collega Paola Calvano.

Intanto nell’obitorio dell’ospedale clinicizzato di Chieti, sono cominciati gli esami autoptici sui corpi dei tre operai della Sabino Esplodenti, morti il 13 settembre a seguito dell’esplosione di una granata. Il medico legale Pietro Falco e la genetista Rossella Ferrante hanno analizzato ieri il corpo di Fernando di Nella, 62 anni di Lanciano. Le condizioni del corpo di Giulio Romano, 56 anni di Casalbordino hanno reso impossibile l’identificazione. I periti dovranno ricorrere ai test genetici. Oggi verrà eseguita l’autopsia sul corpo di Gianluca De Santis, 44 anni di Palata.

 

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