“E’ necessario ribadire che le attività di monitoraggio e cattura dell’animale identificato come responsabile delle aggressioni da parte dello staff del Parco, non sono mai state interrotte sin dall’attivazione del tavolo tecnico e proseguono attivamente secondo tecniche e protocolli validati dall’esperienza dei tecnici e specificatamente autorizzati da Ispra e Ministero dell’Ambiente”.
A chiarirlo, in una nota, è il Parco nazionale della Maiella dopo l’incontro convocato dal prefetto di Chieti lo scorso 29 agosto e alle dichiarazioni rilasciate dal sindaco di Vasto, Francesco Menna, in merito alla presenza del lupo responsabile di episodi di aggressione alle persone del territorio abitato dei comuni di Vasto e San Salvo.
“Quanto dichiarato dal Sindaco di Vasto, in riferimento a presunti conflitti di competenze rispetto all’operatività dello staff di cattura – sottolinea l’ente parco – non trova alcun fondamento di verità poichè non vi è stato alcun tentativo di cattura da parte della protezione civile comunale(che pur non avrebbe competenza di intervenire in questo specifico caso) né tanto meno alcuna diffida o impedimento da parte dei funzionari del Parco. Qualsiasi ulteriore interferenza di carattere operativo e distorsione sul piano comunicativo non fanno altro che ledere l’efficacia delle operazioni, inficiandone i risultati a beneficio dei cittadini di Vasto, San Salvo e dei turisti della costa abruzzese.”
“Al fine di procedere alla cattura e alla rimozione dell’animale dal territorio, e alla successiva collocazione dello stesso in un’area faunistica idonea ed autorizzata dalla legge – si ricorda nella nota dell’ente parco – si è dato specifico incarico in via convenzionale allo staff tecnico di veterinari e zoologi all’ente Parco nazionale della Maiella, che vanta una esperienza di oltre 15 anni nella cattura di lupi e nello sviluppo di buone pratiche relative alla gestione dei casi di interazione problematica tra lupo e attività antropiche.
Non ci sono attualmente alternative né sotto il profilo giuridico istituzionale né tanto meno sotto il profilo delle competenze tecniche o scientifiche che possa giustificare azioni diverse e quelle stabilite nel tavolo tecnico”.