E’ andata deserta la prima asta per la vendita del Residence Rossetti, il complesso residenziale di proprietà della società immobiliare Litos, incompiuto e abbandonato da anni. Come era facilmente prevedibile, nessuno si è fatto avanti con una offerta entro il termine (10 maggio), fissato dal giudice dell’esecuzione, Tommaso David.
Ovviamente chi è interessato all’acquisto e conosce i meccanismi delle aste giudiziarie, sa perfettamente che gli immobili non vengono venduti mai alla prima convocazione, ma che sono necessari diversi tentativi per far si che il bene venga aggiudicato al prezzo più basso. Già dalla prossima asta il Residence sarà disponibile ad un importo inferiore, generalmente del 25% rispetto al prezzo iniziale, che è di 5.513.638 euro.
Nell’avviso, reso pubblico nelle scorse settimane, viene anche precisato che il fabbricato, ben visibile percorrendo la circonvallazione Istoniense, necessita di essere “sanato” : il futuro acquirente potrà ritirare il permesso a costruire previo pagamento di una sanzione pari a 427.349 euro dovuta per le irregolarità urbanistiche riscontrate dagli uffici tecnici comunali. Il delegato alla vendita è l’avvocato Nicola Tariddi.
E’ evidente che, più tempo passa e più l’immobile è soggetto a svalutazione ed esposto al degrado. Sono diversi anni che il cantiere è completamente abbandonato, tornando a far parlare di sé in seguito ad incursioni e raid vandalici che hanno reso necessario, in più di una occasione, ripristinare la recinzione, al fine di evitare l’accesso all’area. Nel corso di questi anni ci sono state anche diverse interrogazioni da parte delle minoranze.
Tra ricorsi, sequestri e dissequestri la vicenda del Residence Rossetti va avanti da almeno tre lustri. L’immobile è finito al centro di una procedura esecutiva sospesa nel 2020, per la durata di due anni, per consentire accertamenti sui tassi applicati dalla banca sul mutuo stipulato in data 14 giugno 2007 dalla società Litos. L’ennesimo colpo di scena ci fu lo scorso anno quando il giudice dell’esecuzione, David sospese le operazioni di vendita e con una ordinanza, notificata alle parti, dispose una nuova relazione di stima.
La nuova perizia, chiarirono in quella occasione i legali della Litos, si rese necessaria poiché l’esperto stimatore nominato dal Tribunale aveva valutato in 400mila euro il valore del solo terreno in cui sorge il fabbricato e non anche quest’ultimo, invece dei circa dieci milioni effettivi stimati dalla proprietà. Per individuare il valore dell’intero complesso residenziale il giudice incaricò un nuovo perito, nella persona dell’architetto Massimo Ruzzi.
Anna Bontempo (Il Centro)