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Fosso Marino, piano da 2 milioni di euro. D’Elisa: “Il mare sarà sempre balneabile”

Una grande opera idraulica supportata da uno studio sulla portata delle acque. E’ l’intervento individuato  dal Comune per risolvere l’annoso problema di Fosso Marino, il canale che sfocia in piena spiaggia, vicino al pontile dove nei giorni scorsi è stato apposto un divieto di balneazione revocato dopo 24 ore. In quel tratto di mare ora è possibile fare bagni e tuffi, ma la preoccupazione che i valori relativi a Enterococchi ed Escherichia coli possano di nuovo superare i parametri di legge non è scomparsa. Anzi è piuttosto diffusa tra turisti e bagnanti. In Comune lo sanno e cercano soluzioni.

Stiamo lavorando per risolvere definitivamente il problema di Fosso Marino”, spiega l’assessore ai servizi manutentivi, Alessandro D’Elisa, “è stato fatto uno studio serio sulla portata del canale e individuata la soluzione che consiste in  una grande opera idraulica il cui costo, però, si aggira sui 2 milioni di euro, fondi  che dobbiamo ancora reperire. A breve ci sarà un incontro e vedremo il da farsi. Nel frattempo”, aggiunge   D’Elisa, “abbiamo effettuato un piccolo intervento di manutenzione ordinaria per garantire il deflusso naturale dell’acqua e per risolvere il problema del ristagno”.

Su Fosso Marino – che nel giro di poco meno di un anno ha registrato tre divieti di balneazione – sono al lavoro tre assessorati. Oltre ai servizi manutentivi, sono chiamati in causa anche i lavori pubblici con la vice sindaca Licia Fioravante e l’ambiente con l’assessore Gabriele Barisano. Sono state effettuate anche alcune attività di controllo da parte di guardia costiera, polizia locale e  Sasi, per intercettare eventuali scarichi fognari abusivi. L’ultima ispezione sembra che risalga allo scorso mese di febbraio. A Fosso Marino convogliano, infatti, le acque bianche della zona di Montevecchio e di Vasto Marina, oggetto negli ultimi vent’anni di una massiccia edificazione. L’ipotesi che nel canale sversino anche acque fognarie non è affatto peregrina alla luce dei divieti di balneazione.

Diversi gli interventi effettuati fino ad oggi da Comune e Sasi,  ma nessuno è stato risolutivo nonostante i soldi pubblici spesi. L’ultimo risale all’estate scorsa quando, in occasione del concerto di Jovanotti, Fosso Marino venne “tombato”, cioè ricoperto di sabbia dopo che con le ruspe venne asportata tutta la vegetazione, circostanza che scatenò le proteste delle associazioni ambientaliste. Ora dopo le note polemiche sono in tanti ad invocare interventi definitivi che, non si risolvano però, nella cementificazione del canale e che rispettino le previsioni del piano demaniale marittimo comunale che di Fosso Marino prevede la rinaturalizzazione.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

 

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