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Polo dell’Infanzia al Della Penna: lavori per 3 milioni, in lizza due ditte

Sono due le ditte che si contendono l’appalto per la ristrutturazione dell’ex asilo Carlo Della Penna, finanziato con i fondi del Pnrr pari ad un importo di 3.160.000 euro. L’edificio, oggi in totale stato di abbandono e alla mercè dei vandali, è stato donato al Comune negli anni Cinquanta dall’omonimo mecenate vastese. La ristrutturazione dell’ex asilo è finalizzata alla creazione del Polo dell’infanzia. La data del 30 luglio 2023, indicata dal Ministero, è il termine ultimo per l’affidamento dei lavori.

A valutare le offerte delle ditte che hanno partecipato alla gara dopo l’indagine di mercato che ha selezionato 10 operatori economici mediante sorteggio telematico,  è una Commissione presieduta dal dirigente comunale Luca Mastrangelo e formata dagli ingegneri Marco Del Bonifro e Domenico Martino del servizio di manutenzione civile e stradale del Comune. Le funzioni di segretario verbalizzante vengono svolte da Daniela Di Cesare, istruttore direttivo del servizio gare dell’ente. Alla Commissione è demandato il compito della individuazione della migliore offerta, secondo i criteri e le modalità indicate nel bando.

Intanto sull’ex asilo Carlo Della Penna torna a far sentire la sua voce il Comitato cittadino che nei mesi scorsi aveva incontrato l’assessore Anna Bosco per fare il punto sul crono programma. Il sodalizio chiede che non venga abbattuta la casa del custode che, secondo il parere dello storico Luigi Murolo“ha sicuramente un valore testimoniale, trattandosi  dell’unico esempio in città di una trama progettuale che voleva misurarsi con il Moderno”.

Sull’argomento interviene l’assessore Bosco. “La casa del custode versa attualmente in uno stato fatiscente e di pericolo anche più preoccupante rispetto all’ex asilo”, spiega la delegata della giunta Menna, “non facendo parte dell’area scolastica dal punto di vista urbanistico, la casa non è rientrata nel finanziamento del progetto di costruzione del nuovo asilo Carlo Della Penna. Come comunicato al Comitato cittadino con la massima trasparenza nel corso di periodiche riunioni cui non ci siamo mai sottratti, l’amministrazione sta ipotizzando delle soluzioni che possano prevedere anche la demoricostruzione della casa e la valorizzazione anche di quell’antico stabile. Il tutto comunque, come a loro già detto diverse volte, sarebbe condizionato alla ricerca di ulteriori finanziamenti che stiamo continuando  a monitorare.  Rammarica”, conclude  l’assessore Bosco, “ vedere come pur avendo condiviso delle nostre possibili idee con il Comitato, riscontriamo lo stesso atteggiamento ostruzionisco di chi preferisce bloccare l’avvio dei lavori”.

Anna Bontempo (Il Centro)

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