Banner Top
Banner Top

Convegno su Giuseppe Mazzini e la Costituzione: ne parliamo con Domenico Cavacini, presidente dell’Anpi di Vasto

Ieri mattina si è tenuto il convegno su Giuseppe Mazzini organizzato dall’Anpi e rivolto agli studenti delle scuole superiori. Hanno partecipato 250 ragazzi degli ultimi anni di diversi istituiti. Gli interventi sono stati moderati dalla prof.ssa Marilena Canosa, docente di Storia e Filosofia e membro dell’ANPI. 

All’apertura del convegno su Giuseppe Mazzini, Domenico Cavacini, presidente dell’Anpi di Vasto, ha salutato così i ragazzi presenti:

“A voi che siete la generazione Erasmus, che state godendo i primi frutti dell’Unione Europea e potete vivere la bellissima esperienza di andare all’estero con questo progetto, auguro che essa costituisca non sia solo un arricchimento dal punto di vista umano, culturale e professionale, ma crei la consapevolezza della responsabilità di portare avanti il disegno dell’Unione Europea, fondamentale per il futuro di tutti. Tale responsabilità non appartiene solo ai governi ma anche a tutti i cittadini. Soprattutto negli ultimi anni, abbiamo toccato con mano quanto sia importante la comunità europea, non solo nelle politiche contro il Covid, ma anche per le tematiche ambientali, dell’immigrazione, contro la guerra in Ucraina….”.

Sia Cavacini nel saluto iniziale, che i relatori del convegno nei loro interventi, hanno sottolineato come Mazzini sia stato un visionario nel senso positivo del termine: la sua visione andava al di là del suo tempo e nel 1834, con la fondazione della Giovine Europa, aveva prefigurato già l’unione degli Stati Europei, quella che un secolo dopo, nel 1941 Altiero Spinelli, Eugenio Colorni ed Ernesto Rossi auspicarono nel Manifesto di Ventotene, che fissava i punti per la costruzione di un’Europa libera e unita.

Il convegno è stato intitolato Mazzini e la Costituzione perché si è concentrato principalmente sui richiami al pensiero mazziniano presenti nella nostra Costituzione e ha previsto gli interventi dei seguenti relatori:

Emanuele Felice, prof. di Storia Economica all’Università IULM, I diritti e i doveri nella storia: il ruolo di Mazzini 

Pietro Finelli, direttore scientifico della Domus mazziniana di Pisa, Mazzini e il Risorgimento

Mirko Menna, docente e ricercatore del Centro Studi Rossettiani, I rapporti tra Mazzini e Rossetti

Enzo Fimiani, prof. associato di Storia Contemporanea Ud’A, L’eredità di Mazzini e del Risorgimento nella Costituzione italiana

Per gli interessati, è possibile rivedere il convegno sulla pagina Facebook dell’Anpi:

https://www.facebook.com/AnpiVasto/videos/522064853164324

Quanto è stato fondamentale per l’ANPI organizzare questo convegno?

Pensiamo che bisogna lavorare con i giovani e scommettere su di loro. Al convegno hanno partecipato 250 ragazzi di tutte le scuole superiori interessati ai temi trattati: un motivo di grande soddisfazione per l’ANPI, che come associazione nazionale dei partigiani d’Italia, ha come scopo la salvaguardia della memoria storica e dei valori e dei principi della Costituzione nata dalla lotta al nazi-fascismo.

Mazzini stesso, come clausola dell’iscrizione alla Giovine Europa poneva come massimo di età 40 anni. Prima e dopo Mazzini, e anche nei decenni del secondo dopoguerra, sono stati i giovani ad aver messo in moto i cambiamenti significativi nella realtà non solo italiana. “Le nuove idee camminano su gambe giovani”: è un messaggio che i partiti politici oggi dovrebbero recepire con forza, svecchiando i loro apparati. C’è stato sicuramente un abbassamento dell’età anagrafica dei politici, soprattutto a livello di amministrazioni locali, ma il processo è solo all’inizio. La chiave per lo svecchiamento della politica risiede oggi, ad esempio, nell’interessamento dei giovani per le tematiche ambientali.

Anche altre iniziative dell’ANPI svolte durante l’anno hanno coinvolto i giovani?

Molte sono state le iniziative dell’ANPI nel 2022. Per la Giornata della Memoria, abbiamo organizzato la mostra “La Razza Nemica – La propaganda antisemita del nazismo e del fascismo” che è stata visitata da oltre 1000 studenti. Per il Giorno del Ricordo la mostra “Fascismo, Foibe, Esodo” è stata esposta prima presso la Saletta Bontempo, poi in molte scuole medie e superiori di Vasto e San Salvo. Per il 25 aprile, abbiamo proposto presso il Teatro Rossetti lo spettacolo teatrale “NO! Storia di un rifiuto”, che testimonia la storia di quei militari che si sono rifiutati di aderire all’esercito repubblichino di Salò (i cosiddetti I.M.I.) e perciò sono stati deportati in Germania nei campi di concentramento. Per la stessa data, abbiamo presentato la nuova edizione del saggio di Costantino Felice “Dalla Maiella alle Alpi” alla presenza dell’autore. Per la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulla donne, in collaborazione con il  Centro antiviolenza DonnAttiva di Vasto, presso la sala Mattioli abbiamo esposto la mostra fotografica “Sei bella da morire” foto e storie di donne vittime di violenza nelle sue varie forme.

Alla luce del pensiero di Mazzini e dei tanti uomini politici che si sono ispirati a lui, secondo lei com’è possibile che oggi il pensiero antieuropeista sia molto diffuso?

I relatori del convegno hanno trattato come l’eredità del pensiero mazziniano si sia nel tempo sviluppata e rielaborata. Wilson, per esempio, si è rifatto a Mazzini per la creazione della Società delle Nazioni, Lenin per il concetto di nazione e popolo, i politici dell’Ottocento che hanno guidato le rivoluzioni per la libertà, l’India e l’America Latina per i diritti. Mentre oggi nei Paesi sovranisti, come la Polonia e l’Ungheria, e nel pensiero antieuropeista si semplifica e si distorce il concetto mazziniano di nazione e popolo.

Nei saluti iniziali ha detto che oggi il ruolo dell’Anpi è quello di valorizzare la memoria della Resistenza e di tutelare la Costituzione, perché è ancora così tanto necessario farlo?

La nostra Costituzione con i suoi prìncipi fondamentali, a oggi, non è interamente attuata e anzi alcuni diritti da essa previsti sono rimessi in discussione sia dagli integralismi religiosi sia da alcune frange politiche.

Ci sono stati degli aspetti che conosceva meno di Mazzini di cui si è trattato nella conferenza?

Sì, soprattutto l’influenza internazionale di Mazzini e il particolare rapporto tra Mazzini e Rossetti fatto di vicinanza e contrasti.

Qual è l’aspetto di Mazzini che secondo lei dovrebbe rimanere maggiormente negli studenti?

Il ritratto così moderno che ne hanno fatto i relatori che non è stato tradizionalmente incentrato sul concetto di patria e nazione, ma sulla visione di Europa unita e sul principio di umanità.

Nausica Strever

  • WhatsApp Image 2022-11-27 at 09.23.00
  • WhatsApp Image 2022-11-26 at 19.08.20
  • WhatsApp Image 2022-11-26 at 19.07.25
  • WhatsApp Image 2022-11-26 at 19.08.21

 

Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli

Related posts

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com