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Raffiche di furti nelle abitazioni, ora i sindaci scrivono al prefetto

Solo nell’ultima settimana sono stati più di trenta furti o tentati furti nelle abitazioni tra Vasto, San Salvo, Scerni e Cupello. Furti e truffe anche in altri comuni del territorio. I cittadini si sentono impotenti e spaventati.
I sindaci di Vasto, San Salvo ma anche i colleghi dell’Alto Vastese invocano un adeguamento degli organici delle forze dell’ordine. Il sindaco di Scerni, Daniele Carlucci ha scritto al prefetto di Chieti, Armando Forgione raccontando l’angoscia del territorio.
“Eccellenza – scrive – da diversi mesi a Scerni, e non solo, si verificano ripetuti furti nelle abitazioni private e atti predatori ai danni dei cittadini. Episodi che, purtroppo, si stanno intensificando creando nella popolazione un clima di insicurezza e preoccupazione nonostante l’impegno delle forze dell’ordine presenti nel territorio. Mai come ora Scerni è stata oggetto di tanti episodi di criminalità. I cittadini sono angosciati, temono per la propria incolumità e per i propri beni. I furti sono stati fatti a danno di decine di abitazioni private, in alcuni casi letteralmente svaligiate di soldi e preziosi. Viviamo in una situazione assurda, che va monitorata e fermata subito. E’ un’emergenza . Dobbiamo operare tutti. Noi sindaci, ogni giorno facciamo tutto quanto in nostro potere per migliorare la situazione, perché nessuno deve mai sentirsi solo di fronte a questi atti di microcriminalità. Non basta. Pertanto mi permetto di chiedere a Lei di ascoltare le nostre necessità e pianificare iniziative congiunte da indirizzare agli organi ed enti competenti trovando risorse per assicurare una più incisiva attività di controllo e presenza maggiore delle forze dell’ordine”.
D’accordo con il sindaco di Scerni sono i colleghi Agostino Chieffo (Gissi), Catia Di Fabio (Monteodorisio), Graziana Di Florio (Cupello), Mimmo Budano (Villalfonsina), Filippo Marinucci (Casalbordino), Nicola Di Carlo (Pollutri) e Nino Di Fonso (Torino di Sangro).
I sindaci chiedono che vengano trovate soluzioni per bloccare la malavita al confine. “La presenza dello Stato nel Vastese – porta meridionale dell’Abruzzo – è importante”, dicono.
Paola Calvano
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