E’ finita in maniera positiva la disavventura giudiziaria per T.T. un avvocato di 56 anni di Termoli domiciliata a Vasto che era stata rinviata a giudizio davanti al collegio di giudici del Tribunale di Vasto con l’accusa di appropriazione indebita e autoriciclaggio di denaro prelevato illegalmente su somme di denaro a lei affidate nel suo ruolo di esecutore testamentario di un’anziana e facoltosa signora.
Venerdì al termine dell’udienza l’imputata è stata assolta dal collegio giudicante presieduto da Bruno Giangiacomo con formula piena. Il legale della donna, l’avvocato Fiorenzo Cieri, è riuscito a dimostrare ai giudici che quanto riscosso dall’imputata era esattamente quanto pattuito dal legale per la sua attività professionale.
I fatti risalgono a tre anni fa. La donna, secondo gli eredi dell’anziana, agendo in qualità di avvocato, amministratore ed esecutore testamentario della donna, venuta in possesso di una parte della disponiblità economica dell’anziana, pari a 294.977,67 euro, si sarebbe appropriata di 200mila euro prelevando somme senza causale e versandole sul proprio conto corrente in un istituto di credito di San Salvo. Con quel denaro avrebbe poi acquistato un appartamento a Termoli.
In sostanza quel denaro sarebbe stato riciclato e indebitamente utilizzato.
“Reati per i quali la mia cliente ha rischiato una condanna fino a tre anni di detenzione oltre ad un danno professionale non da poco”, sottolinea l’avvocato Cieri soddisfatto per la sentenza che, con documenti alla mano, ha dimostrato che la somma di denaro prelevata dall’avvocato alla morte della sua cliente era la somma pattuita per l’attività professionale, ossia il 13% della cospicua eredità lasciata dalla signora.
Paola Calvano
