Mentre la maggior parte dei Comuni consorziati al Civeta chiede chiarezza, contabile e patrimoniale, sullo stato del Consorzio, l’amministrazione Menna si affida a una delibera “fideistica” per accelerare sulla strada della società di capitali.
Fratelli d’Italia ha votato una delibera perfettamente in linea con le richieste delle altre amministrazioni del territorio, cominciando da quella di San Salvo, che esprimono un parere favorevole alla trasformazione del Civeta, ma chiedono adeguate garanzie al Commissario, da fornire entro il 30 settembre. Questa delibera è stata condivisa in sede di voto anche dal consigliere di minoranza di centrodestra Soria. La deliberazione di FdI quindi non solo non avrebbe svenduto a nessuno il nostro consorzio, come scritto in un delirante comunicato anonimo sul quale andrebbero messe le firme dei colpevoli, ma sarebbe stata perfettamente in linea con quanto approvato dai comuni di San Salvo, Casalbordino, Monteodorisio, Pollutri e tutti gli altri consorziati, a eccezione di Cupello e Scerni.
Ma perché Vasto doveva allinearsi al deliberato “Made in Cupello” e non a quello di tutti gli altri comuni?
È veramente difficile comprendere l’atteggiamento del Sindaco, che dopo avere accantonato i destini del Civeta in sei anni di governo, si è adesso espresso in colpevole ritardo sul tema, ignorando qualsiasi principio di prudenza, in un comune che già ha i conti in disordine come il nostro. E arrivando per ultimo, come al solito, nel deliberare sul Civeta.
Una amministrazione sempre tardiva e presuntuosa, incapace di fare squadra e di condividere le proprie deliberazioni, non solo con noi, ma anche con tutti gli altri sindaci del territorio. E che ha prodotto, da sola, 18 milioni di euro di debiti che i cittadini vastesi dovranno ripianare, euro su euro, nei prossimi 15 anni.
Così in una nota i consiglieri di FDI Vincenzo Suriani, Francesco Prospero e Guido Giangiacomo.
