Banner Top
Banner Top

Paninari nella pineta di Vasto Marina, ecco la replica delle quattro associazioni ambientaliste

Continua a tenere banco lo spostamento delle due attività ambulanti che da piazza della Guardia Costiera sono state collocate nella pineta di Vasto Marina nella zona della Bagnante. Dopo le precisazioni di ieri del sindaco Francesco Menna (Leggi qui la notizia) nella quale il primo cittadino ha ribadito che le due attività  “opereranno senza nessun danno o rischio all’ambiente e secondo le normative previste dalla Asl“, arriva oggi la replica, sotto forma di lettera, delle quattro associazioni ambientaliste Forum Civico Ecologista, Arci Vasto, Italia Nostra del Vastese e Gruppo Fratino Vasto che ribadiscono la loro preoccupazione sul “rischio incendio a causa di attività di ristorazione che usano fiamme, carboni e braci, spostate all’interno di una pineta, i cui alberi sono tra i più infiammabili in assoluto”.

Le quattro associazioni fanno riferimento al “Decreto regionale n. 25 del 29/06/2022 di aggiornamento del Piano Regionale per la Programmazione delle Attività di Previsione, Prevenzione e lotta Attiva contro gli Incendi Boschivi che sostiene che le aree di conifere, come le pinete, per loro stessa caratteristica intrinseca presentano un elevato rischio di incendio”.

Ed è proprio di questo che occorre parlare”, affermano le associazioni che “sulla cementificazione” e “sull’operato” dell’Amministrazione  “avremo occasione di tornarci, e ne vedremo delle belle”.

Per quanto riguarda il focus centrale del nostro intervento – continua la lettera – ovvero l’evidente rischio incendio nella pineta di Vasto Marina, basti considerare che anche lei, proprio sollevando l’incendio avuto nella pineta Dannunziana di Pescara, ha rimarcato come – probabilmente – sono bastate alcune scintille di un treno a scatenare un grosso incendio. Figuriamoci dunque quale rischio corre Vasto ad avere delle attività di ristorazione che usano fiamme e braci proprio all’interno di una pineta: non aggiungiamo altro perché la situazione è talmente tanto lapalissiana che dare delle spiegazioni del madornale errore significa offendere l’intelligenza umana”.

“Vogliamo solo ricordare quanto successo nell’estate del 2020 quando un imponente incendio divampato a causa di semplice fuoco per la cottura dei pomodori, interessò l’area di Vasto Marina e la stessa Riserva, o l’incendio divampato nel 2017 a Campo Imperatore proprio a causa di una brace”, incalzano gli ambientalisti che sollevano perplessità sulla correlazione ASL e rischio incendio, ma che rimarcano che la decisione di “posizionare degli esercizi di ristorazione, che basano le loro attività proprio sulle fiamme, le braci e i carboni, all’interno di una pineta è una decisione azzardata”.

“Abbiamo dato delle alternative – prosegue la lettera – ma lei ha preferito parlare di altro. Noi non possiamo fare altro che continuare ad insistere chiedendo di ritornare sui suoi passi, se preferisce anche senza riconoscere l’errore, ma l’importante era e resta quello di scongiurare pericolosi incendi per un panino con la salsiccia”, conclude la lettera.

 

Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli

Related posts

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.