Emidio Salvatorelli, titolare della Vastarredo dal giorno in cui è scoppiata la guerra in Ucraina si è subito messo in contatto con i titolari delle aziende con cui lavorava fino a 15 giorni fa. Salvatorelli ha infatti una fabbrica in Polonia. “Quando ho sentito che Putin aveva dichiarato guerra all’Ucraina – afferma Salvatorelli – ho chiamato subito i miei fornitori. Le loro famiglie sono scappate in Moldavia e Slovenia. Sono riuscito a portare una famiglia qui a Vasto offrendo ospitalità. Ci sono anche due bambini, ma aspetto altri loro connazionali. Altro non posso fare in questo momento”.
“La mia azienda è a 300 chilometri dal confine con l’Ucraina e ho messo a disposizione sedie e tavoli prodotti in Polonia per i profughi che riusciranno a passare il confine e arriveranno da loro. Sono in continuo contatto con i miei dipendenti in Polonia e stiamo cercando di dare una mano”.
Al momento la fabbrica è al sicuro, ma inizia a scarseggiare la materia prima. “Questa guerra si ripercuoterà su tutti in maniera drammatica. Come detto al momento è necessario prima di tutto aiutare la popolazione in fuga. I miei fornitori non sono potuti partire. Gli uomini devono restare in Ucraina per combattere e mi raccontano momenti drammatici”.
Paola Calvano