Non si placano gli interventi sul reparto di Ortopedia del San Pio di Vasto. In merito è intervenuto anche il segretario territoriale della Fsi Usae di Chieti, il dottor Raffaele Villani. “Ricordo che nelle branchie chirurgiche ci devono essere due reperibili per legge, un primo reperibile e un secondo reperibile per motivi di sicurezza. A Vasto ci sono?“, chiede Villani.
“In base a quello che sta venendo fuori mi sembra e mi auguro di sbagliarmi, che non sia così. Due reperibili significa che un ortopedico strutturato deve essere trasferito da un altro ospedale al reparto di Ortopedia del San Pio. Non uno specializzando. Anche perchè il dottor Di Prinzio non può effettuare sempre da solo la reperibilità notturna e il giorno successivo essere nuovamente in servizio. Enzo Di Prinzio è un bravo e stimato professionista ma non è Mandrake. Chi deve controllare controlli se è tutto in regola, anche per la tutela del paziente”, conclude Villani.
Intanto il direttore aziendale, Angelo Muraglia sta contattando tutti gli ortopedici in grado di dare la reperibilità. Il 16 gennaio arriveranno due specializzandi con nuovi contratti e pare che l’intenzione della dirigenza aziendale sia quella di trovare una forma di contratto che prevede la reperibilità.
Il sindaco di Vasto, Francesco Menna che chiede a Schael di affrontare la questione dell’organico del San Pio una volta per tutte, ricorda alla Regione “che il San Pio, al pari dell’ospedale di Lanciano, merita la stessa attenzione degli ospedali di Chieti e Pescara. Dignità dunque per i medici e gli operatori, strumentazione adeguata e locali sicuri”.
Paola Calvano