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Operazione antidroga in Puglia, Abruzzo e Molise: arresti anche a San Salvo e Casalbordino 

Come in ogni buona operazione gli arresti sono scattati alle prime luci dell’alba a conclusione dell’indagine dell’operazione denominata “Coffee Shop” coordinata dalla Procura di Foggia.

La Polizia del capoluogo dauno ha eseguito le cautelari emesse dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Foggia a di 9 persone di San Severo, San Giacomo degli Schiavoni (Campobasso), San Salvo e Casalbordino, oltre a due arresti in flagranza di reato, perché “ritenuti, a vario titolo responsabili dei reati di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, di detenzione e porto di arma clandestina e di ricettazione. Il traffico di droga non era rivolto solo al mercato locale ma arrivavano acquirenti anche da fuori regione. Sono stata infatti arrestata quattro persone, provenienti da Molise e Abruzzo, che si recavano a San Severo per “comprare ingenti quantità di eroina e cocaina che poi veniva rivenduta nei paesi di residenza”.

Sono stati sequestrati sei chili di sostanza stupefacente del tipo cocaina ed eroina, nonché alcuni chili di marijuana e hashish e un arsenale di armi fra cui due pistole, munizioni e un kalashnikov.

Quella scoperta è un’articolata rete di spacciatori che operava nel noto quartiere San Bernardino di San Severo per un’operazione di contrasto  alla droga che ha avuto inizio lo scorso autunno quando gli agenti del locale Commissariato  avevano notato “la presenza sospetta nel suddetto quartiere di diversi soggetti, alcuni dei quali provenienti da altre regioni”.

Gli arresti sono il risultato di un’attività congiunta svolta dagli agenti del Commissariato di San Severo e della Squadra Mobile di Foggia, in collaborazione con il Reparto Prevenzione Crimine e il supporto delle unità cinofile, degli artificieri e del Reparto volo di Bari.

Le indagini “hanno permesso di confermare la presenza di locali adibiti a piazze di spaccio e gestite dagli odierni indagati. Una di queste, in particolare, era gestita da un pregiudicato sanseverese con numerosi precedenti specifici. Il lavoro degli investigatori ha consentito di ricostruire i movimenti dei soggetti indagati che avevano creato un vero e proprio business della droga, particolarmente redditizio”. Modus operandi molto efficiente quanto articolato che aveva inizio con la prenotazione telefonica usando un codice nel parlare con la droga che veniva consegnata a mano direttamente all’acquirente oppure lasciata in luoghi prestabiliti.  Inoltre in un locale, da qui il nome dell’operazione, dove i numerosi consumatori, dopo aver acquistato la droga, erano soliti intrattenersi per testare la qualità dello stupefacente; da qui il nome dell’operazione Coffee Shop.”

Nel corso di diverse perquisizioni personali e domiciliari oltre alla droga e alle armi gli agenti hanno  sequestrato un immobile nel comune di San Severo usato per lo spaccio e per il consumo di droga, con allacci abusivi di energia elettrica. Nell’immobile, circondato da telecamere rimosse e sottoposte a sequestro perché inquadranti aree soggette a pubblica via, è stato rinvenuto molto materiale di confezionamento oltre al bilancino e a residui di sostanza stupefacente e da taglio, nonché, in un cassetto adibito a cassa, un paio di calcolatrici con bigliettini riconducibili a conti e denaro di piccola taglia frutto dell’attività di spaccio”.

 

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