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Serie C: le ambizioni del Pescara di Auteri

 

Quando si sente parlare del Pescara, il pensiero vola subito ai fasti della squadra di Zeman che vinse il campionato di Serie B nel 2012. Allora tra le file degli abruzzesi militavano Immobile, Insigne e Verratti, freschi campioni d’Europa con la Nazionale italiana. Oggi il Pescara presenta chiaramente ambizioni diverse e la rosa non è paragonabile a quella di 10 anni fa. Tra gli elementi di spicco figurano senz’altro l’ex Napoli Mirko Valdifiori, il capitano Ledian Memushaj e Guido Marilungo, vecchia promessa della Sampdoria. A sedere in panchina dopo la parentesi di Oddo, Breda e Grassadonia è oggi il mister Gaetano Auteri.

La carriera del tecnico parla per sé. Nato a Florida, in provincia di Siracusa, Auteri vanta una carriera da attaccante in terra sicula: Atletico Catania, Ragusa e Igea Virtus con cui, nel 1999-2000, si è aggiudicato il campionato di Serie D. Da allenatore ha guidato tra le tante l’Avellino, il Crotone, il Martina e il Siracusa prima di vincere il campionato di C2 e una Coppa Italia di Serie C con il Gallipoli. Nel 2007 arrivò invece primo in D con il Siracusa, poi passò al Catanzaro. Nel 2011 Auteri è riuscito a portare la Nocerina in Serie B dopo 32 anni, vincendo anche la Supercoppa di Lega Pro Prima Divisione. Anche il Benevento in passato è stato promosso nel campionato cadetto grazie ad Auteri, che di recente ha allenato anche in una piazza importante come Bari. Nel calcio di provincia il suo è un nome quasi altisonante.

Il Pescara è inserito attualmente nel girone B della Serie C e ha iniziato bene il campionato, vincendo due partite contro l’Ancona-Matelica e contro la Carrarese di Totò Di Natale, prima di pareggiare con la Vis Pesaro. Il “Delfino” sogna evidentemente la promozione. Non potrebbe essere altrimenti per la realtà abruzzese, che dal 2017 non gode più dei palcoscenici della Serie A. Dopo la retrocessione di quell’anno, infatti, il Pescara è arrivato 16° e poi addirittura 4° in B, perdendo però la semifinale dei playoff. Nel 2020, invece, il 17° posto ha costretto il “Delfino” a ricorrere ai playout per salvarsi, mentre l’anno scorso è retrocesso direttamente in C dopo essere arrivato penultimo in graduatoria.

I romantici del calcio che vogliono rivedere il Pescara in alto dovranno aspettare. L’organico non è certo di livello e risalire la china fino al massimo campionato sarà davvero molto complicato. Chi sono le avversarie più agguerrite? La risposta viene automatica dando uno sguardo alla classifica. Il Siena ci crede, ma anche il Cesena può giocarsi le sue carte: stiamo parlando di squadre che hanno assaggiato più volte la Serie A nella loro storia e che possono contare su una tifoseria fedele.

Pronosticare oggi come andrà a finire in Serie C e in Serie B è impresa ardua. Anche le scommesse sportive su Internet lasciano intendere spesso che i verdetti di certi campionati siano tutt’altro che scontati. Il Pescara deve compiere una grande piccola impresa se vuole tornare nel calcio che conta. La ripartenza comincia da qui: l’epilogo lo conosceremo solo fra qualche anno…

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