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Il Sottosegretario del M5S: “Proviamo ad evitare la chiusura del tribunale”

La riforma della geografia giudiziaria è datata 2012, nel frattempo si sono potute avere delle mutazioni nel tessuto economico e sociale del territorio. E’ quindi il caso che ci si ripensi e si rivedano determinati criteri. Sarà mia cura portare a Roma le istanze di cui sono stata oggetto”. La sottosegretaria alla giustizia Anna Macina (Movimento 5 stelle), fa il punto sullo stato dell’arte e spezza una lancia a favore del tribunale di Vasto in odor di soppressione.

Lo fa nell’incontro organizzato nella sede del M5S di corso Mazzini, dove ad accoglierla non ci sono solo la candidata sindaca Dina Carinci, il senatore Gianluca Castaldi, la deputata Carmela Grippa, gli aspiranti consiglieri e gli attivisti, ma anche il presidente del Tribunale Bruno Giangiacomo, un esponente del consiglio dell’ordine forense, Alessio Mucci e il sindaco di Vasto, Francesco Menna.

LA SOTTOSEGRETARIA MACINA – “Credo che sia un obbligo delle istituzioni interloquire con il territorio”, attacca la sottosegretaria alla giustizia, “in Senato e alla Camera sono state presentate delle proposte di legge che hanno per oggetto la rivisitazione della geografia giudiziaria per salvare i tribunali minori abruzzesi. E’ il caso che il Parlamento lavori su questo. Dal canto mio ho avuto il piacere di interloquire con il presidente del Tribunale, l’avvocatura e il sindaco in carica e sarà mia cura portare a Roma le istanze di cui sono stata destinataria oggi. Se ci sono concrete possibilità di salvare l’importante presidio giudiziario dalla soppressione? C’è sempre una volontà politica e mi pare di capire che su questa questione sia trasversale, allora è bene che si metta mano a questa revisione che il territorio chiede insistentemente e con una certa continuità. E’ il caso quanto meno di rifletterci”.

IL COMIZIO DI GIANGIACOMO – “Questo è il momento che il popolo del centrodestra aspetta da quindici anni e saremo all’altezza delle aspettative”, esordisce così il candidato sindaco sul palco allestito in piazza Rossetti. In prima fila ci sono Luigi D’Eramo (Lega) Etelwardo Sigismondi (Fratelli D’Italia), Nazario Pagano (Forza Italia). Giangiacomo rivolge un pensiero a Irma Perrotti, funzionaria comunale e all’ex sindaco Luciano Lapenna, entrambi scomparsi nelle scorse settimane.

Oggi inizia una nuova pagina per la storia di Vasto che permetterà il 3 e 4 ottobre di mandare via quindici anni di amministrazione incapace. Un’amministrazione che non ha saputo mantenere la posizione di centralità della città, se è vero come è vero che l’attuale sindaco Menna non è riuscito a fare squadra con Cupello, Monteodorisio, San Salvo e Casalbordino. Ed è questo il motivo se ad oggi non riusciamo ancora ad avere un tracciato di variante alla Statale 16. Vasto è l’ultimo comune abruzzese che ha presentato il progetto per la Zes e ci ha lasciato 44 milioni di debiti. Menna è sicuramente un bravo ragazzo, ma un pessimo amministratore”, prosegue, “ma è anche molto bravo a perdere i finanziamenti e a fare terrorismo psicologico, come è successo per la mia proposta di realizzazione del parco commerciale all’Incoronata. Non si può parlare delle bandiere blu, verde e gialla e poi lasciare le attività turistiche senza acqua in piena estate. Il 3 e 4 ottobre possiamo cambiare. Noi abbiamo idee innovative. Con noi ci sarà un reale cambio di passo”. Prima che Giangiacomo prendesse la parola sono saliti sul palco, una alla volta, tutti i candidati delle cinque liste che appoggiano il candidato sindaco del centrodestra: Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Movimento Vasto e Vasto al futuro.

Anna Bontempo (Il Centro)

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