Risale all’11 dicembre del 2019 quando la Asl annunciava la consegna dei lavori di ristrutturazione della cucina del San Pio. Oggi 16 maggio maggio 2021, dopo un anno e mezzo, la cucina è ancora chiusa. I pasti per i pazienti continuano ad arrivare da Lanciano e a vote arrivano anche freddi.
I familiari dei pazienti sono esasperati. “Forse i pazienti vastesi non sono degni di ricevere gli stessi servizi di chi viene ricoverato a Lanciano e Chieti?”, hanno scritto venerdì al quotidiano IlCentro i familiari di un paziente anziano.
Domanda che viene ripresa e girata al Direttore Generale della Asl, Thomas Schael e all’Assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì dall’avvocato Angela Pennetta del comitato civico L’Arcobaleno.
“Un anno e mezzo”, dice la Pennetta “è un lasso di tempo più che sufficiente per ristrutturare una cucina. Siamo sicuri che Schael non abbia deciso di eliminare il servizio? Guai se così fosse”.
Critico anche l’intervento dell’associazione Codici. “La cucina chiusa ormai da tempo è la dimostrazione dell’attenzione che la Asl ha per l’utenza vastese“, tuona Riccardo Alinovi che continua: “Il disservizio crea disagi non solo alla collettività ma anche agli stessi dipendenti. Schael dia delle spiegazioni. Una struttura con 1000 persone all’interno non può stare senza cucina”.
I lavori di ristrutturazione della struttura erano stati affidati a fine 2019 alla Abp Novicelli spa e l’impresa avrebbe dovuto eseguire lavori di manutenzione straordinaria dei locali del presidio ospedaliero di Vasto in esecuzione della delibera 676.
“Un ospedale non può stare senza cucina“, incalza la Pennetta.
Paola Calvano
